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Allarme rientrato

Patate leccesi e maltempo: danni sì, ma moderati

Lo scorso 8 febbraio, Coldiretti Puglia aveva diramato una nota in merito alle verifiche in campo, effettuate a seguito di un'ondata di maltempo, accompagnata da gelo artico, che si è abbattuta sulle campagne in provincia di Lecce.

Nella nota si faceva presente che si erano verificati "crack in campo per le patate coperte dal ghiaccio, con il 50% della produzione più matura andato perso, perché bruciato dal gelo. Compromesso, inoltre, il 30% delle varietà tardive a causa delle temperature di -2 °C che non hanno consentito al ghiaccio di sciogliersi".

Il grido di allarme lanciato da Coldiretti Puglia trova però conferma solo in minima parte. "La situazione non è così disastrosa come si pensava inizialmente. Il freddo effettivamente c'è stato - dichiara un produttore della zona di Racale - ma ha colpito solo i tuberi precoci che erano già in stato avanzato di coltivazione, cioè quelli che erano previsti in raccolta tra fine febbraio e inizio marzo. Molti operatori hanno protetto i propri terreni con l'irrigazione a pioggia; chi non l'ha fatto, si troverà a gestire un maggior numero di calibri piccoli".

"Subito dopo l'evento meteorologico - continua l'operatore - eravamo preoccupati che le piante ancora in fase di accrescimento avessero subito uno stress tale da bloccarne lo sviluppo. In realtà, neanche questo timore si è concretizzato, in base ai controlli effettuati in campo".

Come spiega il pataticoltore, l'ondata di maltempo si è concentrata più nell'entroterra che sulla costa. "E' proprio da fine gennaio a tutto il mese di febbraio che si va a seminare nell'entroterra. Perciò ci sono campi appena seminati o terreni ancora da seminare. Nessun danno da registrare in questo caso: le varietà tardive sono salve".