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Tecnologie di Evoluzione Assistita (TEA) per migliorare la qualità degli agrumi

Dieci anni dopo la pubblicazione che ha riportato l'invenzione delle "forbici molecolari" CRISPR/Cas, il CREA Centro di ricerca Olivicoltura Frutticoltura Agrumicoltura di Acireale pubblica il primo articolo su rivista internazionale (Salonia et al., 2022), impiegando le Tecnologie di Evoluzione Assistita (TEA) per migliorare la qualità degli agrumi, rendendoli ancora più salutistici.

Le TEA hanno il pregio di mantenere inalterato il background genetico di una varietà, modificando solo il carattere che la rende imperfetta, simulando ciò che avverrebbe in natura o attraverso l'ausilio del miglioramento genetico classico. Solo che quest'ultimo richiederebbe molti anni, risorse economiche e ampi spazi necessari per la fenotipizzazione; attraverso le TEA è invece possibile raggiungere gli stessi obiettivi in minor tempo, con un risparmio generale sebbene sia comunque necessario effettuare un grande lavoro, indirizzato soprattutto all'individuazione del gene da modificare e all'ottimizzazione dei protocolli di rigenerazione, che è varietà-dipendente.

Nello studio pubblicato è stato utilizzato il genome editing per "spegnere" il gene della beta-ciclasi (responsabile della conversione del licopene in beta-carotene), in modo che il licopene (metabolita che conferisce il classico colore rosa al pompelmo Star Ruby e al Navel Cara Cara, ma anche lo stesso composto presente nel pomodoro, e che tanto bene fa alla salute) venga prodotto e accumulato anche nelle varietà di arance con antocianine. È noto infatti che le antocianine sono delle sostanze antiossidanti, anti-tumorali, ad azione preventiva e curativa nei riguardi di tante malattie. Quindi perché non immaginare un frutto ancora più salutare?

Il progetto CITRUS finanziato dal MIPAAF (2018-2023) nell'ambito del programma BIOTECH, guidato da Concetta Licciardello, Primo Ricercatore del CREA di Acireale, ha consentito di produrre know-how per lo sviluppo di costrutti e per la rigenerazione di varietà di agrumi considerati "recalcitranti", ha formato nuove generazioni di ricercatori che hanno già prodotto piante editate di diverse varietà di arancio pigmentato tra Sanguigni e alcune selezioni di Tarocco.

"Bisogna solo aspettare che le piante producano i frutti e verificare in vaso e poi in campo (sperando che al legislazione cambi) quanto analizzato in laboratorio; tecnicamente è possibile comunque dire che il genome editing ha funzionato - dichiara Concetta Licciardello - Le TEA rappresentano un approccio biotecnologico innovativo, in continua evoluzione, che ha l'obiettivo di proteggere e valorizzare al tempo stesso le varietà del made in Italy, migliorando gli aspetti che le richieste del mercato, i consumatori e i cambiamenti climatici reclamano".

"Prima di questo studio, le TEA sono state applicate agli agrumi per inserire la resistenza nei riguardi del cancro batterico in specie suscettibili come il pompelmo 'Duncan' e l'arancio 'Valencia' – aggiunge la ricercatrice - L'Italia invece può vantarsi di aver applicato, per la prima volta, le "forbici molecolari" per migliorare la qualità dei frutti di agrume. Le conoscenze acquisite pongono i ricercatori in una posizione vantaggiosa, perché potranno sfruttare le proprie competenze per ottenere piante resistenti ad organismi nocivi, contribuendo a risolvere emergenze fitosanitarie attuali e future; ricordiamoci infatti che il Huanglongbing e il cancro batterico sono alle porte del Mediterraneo e attualmente non esistono cure né fonti di resistenza tra le varietà coltivate".

Concetta Licciardello, PhD
CREA-OFA
Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria
Centro di ricerca Olivicoltura Frutticoltura Agrumicoltura
Corso Savoia 190, 95024
Acireale (Catania) Italia
+39 095-7653104
+39 3493628053
skype cetti.licciardello