Si è concluso nei giorni scorsi il viaggio studio, organizzato dall'OP piemontese Joinfruit, in zone frutticole del Sudafrica. Il viaggio è stato guidato dai responsabili tecnici Alex Tallone e Alberto Boschero (OP Joinfruit-Sanifrutta), in collaborazione con l'agenzia "Vivere e Viaggiare" di Verzuolo (Cuneo).
Partito il 16 gennaio scorso, il gruppo di 41 persone tra frutticoltori e tecnici si è recato nel Western Cape per visitare aziende agricole ed esportatori di una delle più importanti aree produttive dell'emisfero Sud. "Il viaggio - affermano Tallone e Boschero - è stato diversificato al fine di visitare le diverse zone produttive di pomacee e drupacee e incontrare da vicino i principali player di questa Regione così importante per l'export internazionale di frutta fresca".
Mentre nella zona di Paarl il focus è stato prevalente sulla raccolta e sul confezionamento delle susine, nelle zone di Elgin, Villiersdorp e Ceres, il melo e il pero sono state le colture di interesse principale. "Sempre a Ceres - continuano i due tecnici - sono state visitate realtà produttrici di pesche e nettarine in raccolta, giunte ormai nella seconda parte della stagione. A Stellenbosch, inoltre, il gruppo è stato ospitato dal centro di Ricerca indipendente PROVAR, dove i responsabili hanno illustrato le attività di saggio e valutazione varietale sul territorio".
"Scopo della trasferta è stato sicuramente il continuo scambio tecnico e di know-how tecnologico-produttivi: nuove varietà, forme di allevamento, tecniche colturali, aggiornamenti sulla difesa e sulla fertilizzazione sono stati i temi cardine delle discussioni. Inoltre - precisano Tallone e Boschero - il cambiamento climatico, sempre più attuale, deve portarci a riflettere su metodologie di coltivazione adatte alle nuove sfide. I sistemi idrici sono stati uno dei punti cruciali, tra cui la gestione dell'acqua e l'ottimizzazione dell'energia".
La frutticoltura sudafricana, da questo punto di vista, "ha sicuramente molto da insegnarci, in quanto da sempre attenta a dover affrontare queste tipologie di criticità. Non sono mancate le parti più turistiche, come ad esempio il safari nel weekend, dove il gruppo ha potuto vedere da vicino i famosi Big Five, oltre alla visita di alcune realtà vitivinicole, di cui una nella bellissima cittadina di Franschhoek".
"Nell'ultima parte del tour, si è svolto il giro della penisola del Capo, fino al Good Hope Cape: è stato molto emozionante, tra pinguini, foche e paesaggi mozzafiato. Così come la visita alla città di Cape Town".
Concludono i due tecnici: "Questo tipo di viaggio è il secondo organizzato da Joinfruit nell'Emisfero Sud, dopo l'esperienza in Cile di dicembre 2019. Crediamo, come organizzazione di produttori, che il continuo scambio di informazioni e la visita a realtà lontane dalla nostra (come distanza) ma vicine dal punto di vista produttivo, siano fondamentali per tenerci sempre aggiornati su quanto la frutticoltura mondiale sia in costante evoluzione".
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