Buone notizie per i cetrioli: secondo l'osservatorio permanente GfK Consumer Panel, gli indicatori di spesa media per atto, frequenza di acquisto e peso medio per acquisto crescono negli ultimi due anni.
I cetrioli vengono acquistati almeno una volta l'anno da oltre 10,4 milioni di famiglie italiane, questo significa oltre 4 famiglie su dieci – con un dato sostanzialmente costante negli ultimi due anni.
I dati che vengono riportati sono aggiornati all'ultimo anno terminante novembre 2022, confrontati con i due anni terminanti precedenti novembre 2020 – in piena pandemia – e novembre 2021 – quando almeno la vaccinazione era ampiamente disponibile e si iniziava a tornare nei luoghi di lavoro.
Le categorie fra peso variabile e peso imposto e fra bio e non bio hanno delle forti differenze. I cetrioli vengono acquistati principalmente a peso variabile, da oltre 10,2 milioni di famiglie, contro neanche 700mila del peso imposto. I cetrioli bio vengono acquistati, soprattutto a peso variabile, da oltre 1,7 milioni di famiglie; le famiglie che prediligono quelli non bio sono invece oltre 9,2 milioni. Il peso dei cetrioli bio a peso fisso riguarda una vera nicchia, forse potrebbe risiedere qui una opportunità per questo mercato da approfondire e valutare.
Accennavamo all'inizio ad altri indicatori in crescita, si osserva infatti che la frequenza di acquisto ha ormai stabilmente superato le 6 volte/anno e la spesa media per atto arriva vicino a 1,5 euro, a fronte di un calo in quantità che passa in due anni da 0,86 kg a 0,8 kg. La combinazione fra questi due dati ci dice che l'acquirente paga mediamente i cetrioli ad un prezzo più alto.
L'acquisto di cetrioli è particolarmente caratterizzato dalla stagionalità: la penetrazione nei mesi varia molto fra quelli estivi e quelli invernali. Si passa da quasi 6,2 milioni di famiglie a giugno, il mese più rilevante di un'alta stagione che inizia a maggio e finisce a settembre, a neanche un milione di famiglie acquirenti fra dicembre e gennaio.
La penetrazione dei canali non evidenzia specificità: i supermercati sono seguiti dai discount ed entrambi i canali guadagnano negli ultimi 12 mesi 2 punti percentuali di penetrazione. I successivi in ordine di importanza sono mercati, ipermercati e negozi specializzati che cedono i propri punti percentuali di penetrazione a favore dei canali precedentemente menzionati.
I maggiori acquirenti, come spesso nelle verdure, si concentrano nelle età centrali e avanzate (sopra i 45 anni), sono abbastanza distribuiti nel territorio – con una leggera prevalenza nel Centro-Sud Italia, sono principalmente famiglie piccole di uno o due componenti e oltre la metà hanno un livello economico centrale.
Autore: Daniela Mastropasqua
Per maggiori informazioni:
Daniela Mastropasqua
Business Development Manager | Consumer Panel & Services
GfK | Italia
+39 335 185 3430
daniela.mastropasqua@gfk.com