Sebbene la produzione di agrumi israeliani sia inferiore a quella di un paio di anni fa, gli esportatori stanno vivendo un buon momento. Ad affermarlo è Betsalel Ohana, export manager di Planet Israel.
"In questo momento stiamo sentendo gli effetti della carenza di agrumi. La domanda è molto forte, anzi è così alta che non riusciamo a soddisfare tutte le richieste. Probabilmente, ciò è dovuto al fatto che la carenza di agrumi è un fenomeno globale. Diversi Paesi produttori stanno affrontando varie sfide, come maltempo e siccità. Come ci si può aspettare durante una carenza, i prezzi degli agrumi sono aumentati di circa venti o trenta centesimi al chilogrammo".
A causa di queste carenze, Ohana prevede che la domanda rimarrà ad alti livelli per almeno un paio di mesi. "Per quanto riguarda noi di Plane Israel, attualmente esportiamo gran parte dei nostri volumi in Nord America e Canada. Sui mercati europei, ci concentriamo principalmente su Francia e Paesi Bassi. Tenendo conto della carenza globale, prevediamo che il commercio rimarrà forte anche a febbraio. E anche durante una stagione normale i mercati sono sempre forti. Quindi, prevediamo che le prossime settimane siano molto positive, dal momento che la richiesta non dovrebbe diminuire".
Per maggiori informazioni:
Betsalel Ohana
Planet Israel
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