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Marco Pedroni, presidente ADM, al convegno inaugurale di Marca

Gdo e governo insieme per costruire qualità

"Il Paese soffre per l'incertezza che aleggia e per un'inflazione che non si vedeva dall'inizio degli anni Ottanta, e che aumenta le diseguaglianze, con conseguenze non solo economiche, ma anche morali. Si assiste a un impoverimento della classe media". Ad affermarlo è Marco Pedroni, presidente dell'Associazione Distribuzione Moderna (ADM), nel corso del Convegno inaugurale di Marca by BolognaFiere, in corso a Bologna fino a oggi, 19 gennaio.

"L'impatto di questa situazione sul Largo consumo è molto evidente. Nel 2022, a fronte di un aumento notevole dei prezzi di materie prime, energia e alimentari mondiali, ma anche di trasporti e imballaggi, la Grande distribuzione organizzata italiana ha assorbito una parte di questi rincari, senza riversarli completamente sui consumatori. E' ovvio che non si potrà continuare così. I bilanci 2022 della Gdo sono già complicati - ha continuato Pedroni - Ora, ciò che preoccupa davvero è che, a fronte di segnali di rallentamento dell'inflazione globale negli ultimi mesi, continuano ad arrivare richieste di aumento dei listini molto importanti, soprattutto dai grandi fornitori".

Secondo il presidente ADM, si sta vivendo un momento di forte tensione. "Sarà una prima parte del 2023 complessa. Non si può immaginare, per il secondo anno di fila, di trasferire ulteriori aumenti agli italiani. L'inflazione rischia di erodere ancora di più il potere di acquisto. Ora c'è bisogno di trovare soluzioni, con il sostegno anche delle istituzioni".

Oltre che assorbire l'inflazione, la Gdo ha un ruolo fondamentale. "E' quello di dare sicurezza agli italiani. L'ha fatto durante la pandemia, garantendo l'approvvigionamento di cibo". Pedroni ha sottolineato, inoltre, come la Grande distribuzione italiana sia diversa da quella nord-europea: "Il nostro Paese offre diversità enogastronomica, produttiva, qualitativa. E' da folli considerare la Gdo un semplice fattore di standardizzazione dell'offerta. Il ruolo della distribuzione, anche con lo sviluppo della marca privata, deve essere quello di portare su una scala un po' più ampia le eccellenze che il nostro territorio offre. Il modello della marca del distributore è in crescita in Italia e crescerà ancora. Molte delle insegne hanno innovato e ampliato l'offerta, e hanno una vera e propria marca".

"In un momento così difficile, la distribuzione e i suoi partner produttivi ci sono. Ora c'è bisogno del supporto delle istituzioni. Chiediamo al governo di sostenere il potere di acquisto del 50% delle famiglie italiane in (forte) difficoltà. E, allo stesso tempo, di classificarci imprese energivore, dato che siamo aperti 7 giorni su 7, con attività legate ad esempio alla catena del freddo", ha concluso Pedroni.