"I limoni stanno vivendo un momento commerciale non entusiasmante, ma questo accade sempre, a novembre come a gennaio. Allo stato attuale, tutto il sud Italia è in produzione e l'offerta immessa sul mercato è abbondante. Per quanto riguarda i prezzi, il limone premium si vende bene, a non meno di 2 euro al chilo, ma sul mercato è presente anche prodotto non premium, con prezzi a partire da 70 centesimi al chilo. L'export è fermo e si risente della presenza della merce spagnola sul mercato europeo. Dall'Italia si esporta solo la linea di limoni bio provenienti dalla Sicilia, perché è molto richiesta". E' quanto sostiene Antonio Antignano, un limonicoltore della Piana del Sele.
"La produzione di limoni in Campania, così come negli altri areali italiani, è abbondante. L'andamento climatico, segnato da temperature elevate rispetto alla media del periodo, sta facendo accelerare il processo di colorazione del limone, e questo non giova alla tenuta del frutto sulla pianta. Infatti, credo che quest'anno la campagna del limone italiano terminerà prima, verso aprile".
Anche l'esperta Iolanda Busillo è d'accordo con queste affermazioni e aggiunge: "Quest'anno, la campagna è in anticipo di circa 14 giorni rispetto alla precedente. Inoltre, è un'annata di carica produttiva, caratterizzata da calibri medio-grandi".
Una notizia interessante giunge dalla Campania. A riportarla è Antonio Di Niola, il quale afferma : "Negli ultimi tempi, nelle zone dell'alto casertano e nell'agro a ridosso della zona costiera campana sta aumentato il numero degli impianti di limone, validi sostituti di pesche, susine e albicocche che, nel tempo, hanno manifestato non solo problemi di stanchezza del terreno, ma pure cali produttivi dovuti specialmente alla Sharka e all'armillaria".