Dall'Azerbaigian al Canada. L'International Soft Fruit Conference, tenutasi il 12 gennaio al Brabanthallen di Den Bosch (Paesi Bassi), il giorno dopo il Dutch Strawberry Day, ha attirato un pubblico internazionale. Ma non è una sorpresa: gli sviluppi nel settore stanno avendo uno sviluppo globale e molto veloce.
Il coltivatore polacco Krzysztof Sak della Agronom Berries fa visita a Kalum Balasuriya della Botanicoir. Krzysztof coltiva da anni sul substrato di cocco della Botanicoir.
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Il vivaista Thwan van Gennip e suo padre Simon van Gennip - secondo l'organizzazione il più anziano partecipante alla fiera, compie 85 anni quest'anno!
A causa di tutti i rischi globali, l'ISFC è stato rinviata due volte, il che significa che le porte del Brabanthallen si sono finalmente riaperte a un pubblico internazionale, attivo nella coltivazione dei piccoli frutti. In questi due anni, ovviamente, gli sviluppi nel settore non si sono fermati.
Sviluppi internazionali
In ogni caso, il settore dei piccoli frutti e, in particolare, la coltivazione su substrati e in serra, è in piena espansione. Non solo la superficie coltivata è aumentata notevolmente in tutto il mondo, con il Nord America in testa, ma anche gli sviluppi tecnici sono in rapida evoluzione: le fragole permeabili, la coltivazione senza residui grazie all'uso di UV-C, l'aggiunta di LED, i nuovi sistemi di coltivazione, l'uso dei robot nella coltivazione e del calore. Si tratta di ambiti in cui, negli ultimi anni, sono state acquisite molte conoscenze e di cui sicuramente sentiremo parlare di più negli anni a venire.
Sebastiaan Smeur e Erik van Nieuwenhuijzen dei sistemi Meteor.
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Il team Signify con il coltivatore Arno Loos che illumina le sue fragole quest'inverno.
Energia energia energia
Allo stesso tempo, il settore è alle prese con una serie di sfide. Gli attuali prezzi delle fragole - (troppo) bassi - mostrano che, nonostante gli sforzi fatti negli ultimi anni da coltivatori e operatori commerciali, non c'è ancora un’adeguata collocazione per la fragola invernale proveniente dalle serre del Nord Europa. La crisi energetica e la scelta della vendita al dettaglio, in particolare di prodotti spagnoli, lo hanno reso purtroppo evidente. Inoltre, negli ultimi anni, in particolare i britannici, hanno dovuto far fronte a seri problemi di manodopera, anche se quest'anno sembra essere ormai un ricordo, con i lavoratori migranti accolti dai vari Paesi al di fuori delle norme dell'Ue.