Mentre il Governo ha alzato bandiera bianca sulla riduzione delle accise dopo avere scoperto che non ci sono le risorse per riproporre questa misura, limitandosi ad affrontare il caro gasolio con l'obbligo di far esporre il prezzo medio ai gestori degli impianti di distribuzione, questi ultimi reagiscono alle accuse di speculazione avanzate da alcuni esponenti dell'Esecutivo proclamando il fermo nazionale dalle 19:00 del 24 gennaio alle 7:00 del 27 gennaio 2023.
Lo hanno comunicato in una note le tre associazioni degli esercenti Faib-Confesercenti, Fegica, Figisc-Confcommercio: "Il Governo aumenta il prezzo dei carburanti e scarica la responsabilità sui gestori che diventano i destinatari di insulti ed improperi degli automobilisti esasperati. È stata avviata contro la categoria una campagna mediatica vergognosa". Le sigle annunciano anche un presidio sotto Montecitorio, sede della Camera "per porre fine a questa ondata di fango".
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Fonte: Trasporto Europa