Importante norma prevista dal Milleproroghe approvato dal governo italiano: i macchinari 4.0 ordinati entro il 31 dicembre 2022 potranno essere consegnati non più entro il 30 giugno 2023, ma entro il 31 dicembre 2023, estendendo anche la prima proroga già presente nella Legge di Bilancio, prevista al 30 settembre 2023.
Una vera boccata di ossigeno per le tante aziende alle prese con macchine ancora in magazzino, in attesa di essere completate a causa del noto problema della mancanza di componentistica. In questo modo, si preserva la clientela dal rischio di passare da un contributo pari al 40% a uno pari al 20% degli incentivi per gli acquisti di tecnologia 4.0.
"Siamo molto soddisfatti per questo risultato", ha commentato Mario Maggiani, direttore generale di Acimac (Associazione costruttori italiani macchine attrezzature per ceramica), Amaplast (Associazione nazionale costruttori di macchine e stampi per materie plastiche e gomma) e Ucima (Unione costruttori italiani macchine automatiche per l'imballaggio e il confezionamento).
"È fondamentale aiutare la nostra filiera, in questo momento molto complicato. Il rallentamento della supply chain dell'ultimo anno e mezzo ha portato problemi a catena per produzione, consegne, marginalità. Restiamo al lavoro per chiedere una proroga anche per le macchine acquistate tra il 20 novembre 2020 e il 31 dicembre 2021, che godono di un incentivo del 50% e per le quali speriamo in extremis di ottenere la proroga per la consegna dal 31 dicembre 2022 al 30 giugno 2023", conclude Maggiani.