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Focus sul mercato mondiale della patata dolce

Il mercato globale della patata dolce, o batata, continua a crescere e questo tubero guadagna terreno soprattutto sul mercato europeo. Nonostante fino a qualche anno fa fosse relativamente sconosciuto su questo mercato, secondo i dati il prodotto ha un futuro brillante, in quanto i consumatori acquistano sempre più familiarità con questo ortaggio, un tempo considerato esotico. Nazioni come Spagna, Paesi Bassi, Belgio, Francia e Germania hanno addirittura avviato una coltivazione propria. Sebbene i volumi provenienti da Paesi come gli Stati Uniti siano ancora ineguagliati in Europa, la produzione si inserisce nella tendenza verso la consapevolezza ambientale e l'attenzione locale.

Sia sul mercato europeo che su quello americano le patate dolci offrono opportunità anche nel settore della trasformazione. Tuttavia, non tutte le notizie sono positive. La produzione di patate dolci in Spagna è calata del 40% quest'anno, a causa della mancanza di redditività e della pressione dei Paesi esportatori. La Germania ha registrato un calo della domanda, perché i consumatori sentono sempre più gli effetti dell'inflazione e quindi rinunciano ad acquistare prodotti che non fanno parte del paniere di base. A seconda di come si svilupperà la situazione economica nel corso del 2023, ciò potrebbe significare ulteriori problemi per la patata dolce se i margini diminuiranno in modo significativo.

Paesi Bassi: mercato stabilizzato, maggiore crescita del settore
Secondo un importatore olandese, non c'è una domanda natalizia di patate dolci sul mercato europeo. "Ma non è mai stato un vero e proprio articolo natalizio, come lo sono i litchi, ad esempio", ha affermato. Secondo l'importatore, il mercato è abbastanza normale. "I prezzi non sono certo spettacolari. Fortunatamente, il tasso di cambio del Dollaro si è un po' normalizzato. Nel complesso, vediamo che il mercato al dettaglio europeo è abbastanza saturo. La differenza rispetto ad anni fa è che l'America non ha più il monopolio da molto tempo. Oltre alle forniture nordamericane, infatti, una grande quantità di patate dolci proviene dall'Egitto e dal Portogallo. Le forniture dalla Spagna sono leggermente diminuite, ma nei Paesi Bassi, in Belgio, Francia e Germania si stanno avviando sempre più progetti di coltivazione locale. Attualmente, la grande crescita delle patate dolci non riguarda il mercato fresco, che è abbastanza saturo, ma l'industria. Queste vendite stanno crescendo rapidamente e in realtà sono solo agli inizi".

Belgio: un futuro brillante per il tubero locale
La patata dolce si sta affermando sempre più in Belgio. Anche l'offerta locale sta crescendo in questo senso. "L'attuale stagione è decisamente competitiva, dato che c'è stata un'estate ideale per la coltivazione di questo prodotto. Siamo riusciti a ottenere una buona produzione e la gente sta cercando di avere offerta per tutto l'anno - afferma un coltivatore e commerciante belga - Tuttavia, il mercato delle patate dolci rimane una questione globale, sulla quale noi belgi abbiamo poca influenza. Siamo lontani dall'essere in grado di eguagliare i volumi provenienti, in particolare, dagli Stati Uniti. Sembra però che le persone stiano diventando sempre più consapevoli dell'impatto climatico dell'importazione da queste regioni, quindi la popolarità del prodotto locale sembra crescere".

Di conseguenza, al momento non c'è bisogno di lamentarsi della domanda. "La patata dolce è ovviamente un prodotto popolare, soprattutto tra le giovani generazioni. Sia per il mercato della trasformazione che per quello fresco. Sta trovando sempre più spazio sugli scaffali olandesi. Per noi, tuttavia, è importante che cresca anche la domanda di prodotti locali. È difficile competere con i prodotti stranieri più economici, ma non dobbiamo nemmeno avere i prezzi più bassi. Notiamo quindi una buona domanda verso le vacanze, durante le quali le persone amano sperimentare con il prodotto, nella preparazione di gustosi piatti per la cena. Questo si traduce in prezzi soddisfacenti al momento, nonostante la discreta offerta. Ciò è ovviamente consentito, dato che i costi di coltivazione e stoccaggio sono aumentati notevolmente anche per le batate. I margini si stanno restringendo, ma il futuro è roseo per questo prodotto".

Svizzera: batate sempre più popolari
Poco più di 10 anni fa le patate dolci erano praticamente insignificanti nella vendita al dettaglio svizzera. Se ne importavano solo 617 tonnellate. Nel 2021 la quantità importata è stata di poco inferiore a 5.900 ton. La maggior parte della merce viene importata dagli Stati Uniti; seguono i prodotti di Spagna ed Egitto. Una cooperativa svizzera di patate dolci riferisce di un buon raccolto e di una resa superiore alla media grazie alla calda estate. "È prevedibile che non raggiungeremo il livello di vendite degli anni passati, dato che si tende a mangiare di più fuori casa rispetto al periodo della pandemia", sottolinea la cooperativa.

Germania: i consumatori rinunciano ad acquistare il prodotto
Le patate dolci egiziane dominano ancora il commercio tedesco, ma la stagione di commercializzazione sta per terminare. Nel frattempo le prime spedizioni dall'America Latina, come quelle dall'Honduras, stanno già arrivando in alcune località. A causa dell'abbondante disponibilità in Spagna e Portogallo, oltre che in Germania e nei Paesi Bassi, i prezzi della merce egiziana (soprattutto Beauregard e Bellevue) sono sotto forte pressione. "Inoltre, la domanda è un po' più debole rispetto agli anni precedenti, perché la patata dolce non è un alimento di consumo quotidiano e i consumatori fanno sempre più a meno di articoli superflui. Le vendite, quindi, non procedono così velocemente come al solito".

Italia: disparità di produzione nelle regioni
Buona annata per la patata dolce prodotta in Veneto, la regione italiana con maggior produzione, insieme a Puglia e Lazio. Un agronomo che segue diverse aziende agricole del luogo afferma che le rese sono state ottime con calibri anche maggiori degli anni scorsi. Grazie all'assenza di piogge non si sono diffuse malattie. La raccolta è avvenuta da settembre a ottobre e la commercializzazione è iniziata subito. In Italia la patata dolce è un articolo di nicchia, ma con un prezzo discreto. All'ingrosso, in un mercato veneto, il 19 dicembre sono state vendute a 1,10 euro/kg.

La conservazione avviene facilmente, fra i 5 e i 12 °C. In inverno potrebbe non servire una cella refrigerata perché queste temperature si hanno normalmente nel nord d'Italia. I costi di produzione non sono elevati: tale ortaggio non presenta parassiti specifici, perciò non servono trattamenti. Occorre solo una certa meccanizzazione per ridurre i costi della manodopera.

Il direttore di un importante Consorzio calabrese riferisce: "Dopo 2 anni di prove, siamo entrati nel vivo della produzione e della lavorazione delle batate, con un areale di coltivazione di quasi 40 ettari. Da un punto di vista produttivo, la campagna risulta molto al di sotto delle aspettative. Di conseguenza, anche i programmi commerciali si sono ridimensionati: se avevamo previsto di arrivare ad aprile-maggio, ci sarà disponibilità di prodotto solo fino a gennaio-febbraio".

Spagna: pressione sulle patate dolci spagnole
La superficie coltivata a patate dolci in Spagna è diminuita del 40% nel 2022. Gli scarsi risultati dell'anno precedente in termini di redditività hanno scoraggiato i coltivatori dal piantare tante patate dolci. Sebbene sia stata raccolta tutta, le aziende produttrici ed esportatrici tengono la maggior parte della produzione nei loro magazzini in attesa che i prezzi salgano, essendo attualmente inferiori ai costi di produzione, che sono aumentati di circa il 25% in un solo anno. L'anno scorso le patate dolci spagnole potevano iniziare a essere redditizie a prezzi superiori a 0,75-0,80 euro, ma quest'anno dovrebbero essere almeno tra 1,00 e 1,05 euro per coprire i costi.

Il motivo per cui i prezzi attuali sui mercati sono così bassi è la grande offerta e la pressione dei Paesi terzi produttori, come Egitto, Marocco e altre origini dell'America Latina. Allo stesso tempo le nazioni dell'Europa centrale come Francia, Paesi Bassi, Belgio o il sud della Germania hanno aumentato la loro produzione negli ultimi anni e attualmente dispongono di forniture locali sufficienti, oltre che della disponibilità del prodotto di paesi terzi a prezzi molto aggressivi.

Nord America: opportunità nella lavorazione del tubero
Il raccolto di patate dolci è ben avviato con buoni volumi. "L'offerta, la qualità e la pezzatura sono adeguate. Quest'anno non ci sono stati eventi meteorologici importanti come quelli degli ultimi anni, quindi il raccolto mostra un buon calibro", afferma un coltivatore-spedizioniere della Carolina del Nord.

Sebbene la superficie coltivata non sia cambiata, si dice che in generale l'areale sia diminuito nella Carolina del Nord, una regione chiave per la coltivazione delle patate dolci negli Stati Uniti. Quest'anno, inoltre, la stagione è iniziata con un leggero ritardo di circa una settimana e mezza: la raccolta è cominciata all'inizio di settembre.

Nel frattempo la domanda di patate dolci è buona. "Il movimento fino al giorno del Ringraziamento è stato buono. Siamo molto soddisfatti di come è andata e ci auguriamo di continuare a crescere. Ci stiamo preparando per il Natale", afferma il produttore-spedizioniere, che prevede un aumento del movimento in prospettiva.

Allo stesso tempo continuano ad emergere opportunità nella trasformazione delle patate dolci. "La lavorazione segue la mentalità di chi sceglie di incorporare le patate dolci nella propria dieta. Ci sono le patatine fritte e le chip, ma anche le patate dolci di IV gamma sono sempre più presenti sugli scaffali dei negozi di alimentari, perché la gente sceglie il fattore praticità che ne deriva. Questa tendenza continuerà a crescere", afferma l'esperto.

Per quanto riguarda i prezzi, la sfida è rappresentata dall'aumento dei costi che i coltivatori e gli spedizionieri stanno sostenendo: a differenza di altri beni e servizi, che hanno assistito a un aumento delle quotazioni per far fronte a questi costi più elevati, lo stesso non si sta verificando nel settore delle patate dolci.

Australia: i coltivatori si concentrano sul migliorare la qualità
I coltivatori australiani di batate hanno lavorato su una serie di progetti di ricerca e sviluppo per migliorare la qualità del prodotto e, di conseguenza, aumentare la domanda e le vendite in Australia. Nella recente relazione annuale 2021/22, Hort Innovation ha evidenziato che la qualità del prodotto è il principale fattore di acquisto dell'ortaggio per il 63% delle famiglie australiane. I danni alla buccia sono uno dei principali fattori che causano problemi a scaffale, e sono dovuti a fattori interni all'azienda agricola. Ciò spinge i coltivatori a concentrarsi su attrezzature di confezionamento che trattino i prodotti in modo più delicato. L'altra questione è che si verificano alcuni problemi di temperatura e umidità lungo la catena di fornitura, il che ha già portato all'utilizzo di rilevatori di temperatura. Il rapporto ha inoltre individuato una significativa opportunità di far raddoppiare il consumo dei "consumatori medi", con una correlazione diretta con la qualità.

Nei cinque anni fino alla campagna 2020/21 la produzione australiana è cresciuta a un tasso medio annuo del 9,5% in termini di valore e del 6,4% in termini di volume. Delle 104.206 tonnellate prodotte nella stagione 2020/21, il 90% è stato distribuito come fornitura fresca (di cui il 78% è stato destinato alla vendita al dettaglio e il 22% alla ristorazione). In media, le famiglie australiane hanno acquistato patate dolci 7,9 volte nella campagna 2021/22 e nello stesso anno questo ortaggio è stato acquistato da 6,8 milioni di famiglie australiane. Sono stati inoltre effettuati investimenti nel marketing nazionale, incentrata sui benefici per la salute, oltre che sul sapore e sull'aspetto del prodotto.