"I volumi di verdure in circolazione sono bassi, ma non si vende comunque e i prezzi languono. Alla luce di ciò, il rischio è che il 2023 sarà un disastro quando dovessero esserci produzioni quantitativamente più abbondanti". Lo afferma Emile Fellini, della Patrizio Fellini, azienda di produzione e commercializzazione di ortofrutta, principalmente verdure e ortaggi.
"Siamo davvero sorpresi - aggiunge - del fatto che anche in questa settimana prenatalizia in pratica non si sia mosso nulla, o quasi, nelle vendite. Nulla di più rispetto al normale, a volte anche meno dei programmi concordati".
Emile Fellini esprime preoccupazione
"Noi dobbiamo rispettare gli accordi con i nostri produttori - precisa - il che significa che dobbiamo ritirare e pagare la merce che avevamo concordato di acquistare. Ma dall'altra parte non sempre abbiamo interlocutori che capiscono queste dinamiche. Da molte settimane, ormai, il rincaro dei costi di produzione non ci viene più riconosciuto".
E aggiunge: "Sono certamente festività sottotono, ma sono ancora più preoccupato per il 2023. Se i consumi resteranno così bassi, se ci sarà sfiducia nei consumatori, se i costi rimarranno alti, se la produzione aumenterà in termini di quantità... bè, meglio pensarci da gennaio se non vogliamo farci andare di traverso il panettone!".
"Se vogliamo che la produzione italiana non si estingua - conclude Fellini - occorrono remunerazioni che non scendano al di sotto dei costi sostenuti. E se qualcosa non cambia in fretta, credo che salteranno parecchie aziende, lungo tutta la filiera".
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