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Intervento di Giancarlo Amitrano, responsabile acquisti ortofrutta e IV gamma di Cedigros

"Sì al riconoscimento di prezzi maggiori, no alle speculazioni ingiustificate"

Cedigros è una catena della Gdo che conta 175 punti vendita. Facciamo il punto sulla situazione delle vendite di ortofrutta con Giancarlo Amitrano, responsabile acquisti ortofrutta e IV gamma.

FreshPlaza (FP): Come sono andate le vendite di ortofrutta nel trimestre settembre-novembre, dal vostro punto di vista?
Giancarlo Amitrano (GA): In realtà occorre fare un distinguo tra il buon andamento positivo riscontrato nel bimestre settembre-ottobre, che di fatto ha permesso di colmare sul progressivo anno il gap negativo accumulato nel primo trimestre 2022, rispetto al generale ristagno delle vendite avutosi su novembre, mese notoriamente denominato "dei morti" non solo per il richiamo alla ricorrenza, ma anche per un'ormai storica moria degli acquisti da parte degli italiani. Vari i fattori negativi concomitanti: l'incertezza economica dovuta allo scenario politico europeo travagliato dal conflitto ucraino, la generale deriva inflattiva su tutti i beni, energia in primis, la prospettiva di spese maggiorate da affrontare in dicembre per le festività di rito. Inoltre, per lo specifico ortofrutta, un anomalo novembre caratterizzato da alte temperature completamente fuori standard sui primi 20 giorni, che hanno paralizzato alcuni consumi usuali e trainanti del periodo: verdure da cuocere, brassiche e, certamente, tutti gli agrumi.

FP: Come si sta muovendo questo mese di dicembre?
GA: Dicembre, dalla seconda settimana in poi, sembra essere partito con il giusto e consueto brio, riportando in auge i consumi tanto attesi su molte referenze del momento: cavolfiori e cavolo romanesco si sono assestati su buoni livelli di ritirato, idem bietine e cicoriette, tanto amate dai clienti romani, le clementine sono decollate sia come vendita generica continuativa sia ovviamente sotto le spinte promozionali tipiche del periodo; ottima anche la partenze delle arance tarocco, in tutti i formati di calibro. Anche il segmento degli ortaggi siciliani sta viaggiando a buon ritmo, sebbene in alcune circostanze sia stato appesantito da alcuni picchi anomali di prezzo, a mio avviso ingiustificati.

FP: Quali difficoltà state riscontrando con i fornitori?
GA: La difficoltà principale, che ormai perdura da tempo, è riuscire a gestire il giusto approccio alla formulazione dei prezzi, facendo il corretto distinguo tra un doveroso riconoscimento di alcuni costi, lievitati in maniera conclamata e innegabile, e alcune spinte speculative che si palesano di tanto in tanto.

FP: E con i clienti?
GA: Dal lato clienti forse l'approccio è più semplice, in quanto tutti noi in effetti lo siamo, per cui basta avere la corretta obiettività affrontando i vari problemi nella doppia veste di retailer e consumatore. Inoltre, nel nostro gruppo beneficiamo del rapporto diretto e quotidiano con una proprietà che non vive dietro le scrivanie, ma affronta i reparti quotidianamente in prima persona: ciò ci permette di avere feedback in tempo reale direttamente dal 'campo di battaglia'.

FP: Nel reparto ortofrutta, su cosa puntate? Presentazione del prodotto, qualità, quantità...
GA: Reparto e prodotto sono ovviamente il focus principale in ambito ortofrutta e su questi due aspetti puntiamo tutte le nostre forze. In quasi tutti i punti vendita, l'ortofrutta si presenta all'entrata, accogliendo i clienti, e ha quindi l'obbligo di rendersi memorabile. Il primo aspetto che curiamo è la profondità assortimentale, intesa sia come scale prezzi sul medesimo prodotto per accontentare tutte le aspettative (e di qui la diversificazione di calibri, pack e qualità), sia come attenzione a tutte eccellenze regionali che la penisola propone con le sue IGP, DOP o similari. Non da ultimo, l'importanza data al prodotto locale laziale, non km zero in senso stretto, grazie al brand "Vicini a te", per rimarcare la forte identità romana e regionale del gruppo Gros.

FP: E l'aspetto esteriore?
GA: Ecco, arriviamo poi al reparto, anima pulsante di tutta la catena distributiva: sin dal mio arrivo in questo gruppo, ho puntato sull'animazione espositiva con l'obiettivo di rendere "memorabile" l'esperienza di acquisto. A questo scopo, proponiamo con una certa frequenza feste a tema, per veicolare la vendita di particolari prodotti tipici sulla base delle stagionalità, attività in-store con degustazioni e vendite assistite, contest fotografici per stimolare la creatività e la competitività dei repartisti nel creare corner impattanti, colorati, fantasiosi. La mia più grande soddisfazione ad oggi è vedere come questa idea sia stata recepita e fatta propria dai capi reparto, che spesso si dilettano a creare mostre particolari, anche al di fuori di attività ufficiali, ritendendole trainanti per le vendite e gestendole quindi come approccio generico continuativo.

FP: Come va la frutta secca in questo periodo?
GA: In generale, la frutta secca sta vivendo una seconda giovinezza in quanto si è saputa reinventare sul mercato, abbandonando il vecchio vestito tipico delle feste e cavalcando il concetto di un consumo salutistico quotidiano. Questo importante cambiamento di approccio porta e porterà fatturati importanti aggiuntivi.

FP: E quella esotica?
GA: L'esotico che definisco "standard", come avocado e mango, si può ormai considerare come facente parte del paniere base, vista la destagionalizzazione che ormai vive da anni. Lo proponiamo regolarmente anche all'interno dei piani promozionali, a riprova della forte valenza assortimentale che ricopre. Ovviamente, poi, a dicembre attiviamo tutto quel segmento denominato "superesotico", proponendo un pacchetto full-optional che spazia dalle ciliegie alla pitaya, passando per il kumquat, il mangosteen e il passion fruit, etc. La speranza è che, per alcune referenze, l'atto d'acquisto impulsivo natalizio possa con il tempo portare a vendite annuali o quasi, cosa che, ad esempio, sta avvenendo in parte con il passion fruit. Non sottovaluterei infine la spinta che potrebbe dare al comparto lo sviluppo produttivo nazionale ad oggi in corso su avocado e mango in molti areali, come ad esempio Basilicata e Sicilia.

FP: Qualche numero sulla realtà di Cedigros
GA: Ad oggi contiamo circa 175 supermercati, la gran parte dislocata in area urbana di Roma, ma con una serie di aperture nell'ultimo periodo che vedono un nuovo importante approccio ad alcune province laziali.