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Il malumore di alcuni operatori

Frutta secca, ci sono stati mesi di dicembre migliori di questo

Mancano ormai pochi giorni al Natale, giorni cruciali per completare gli ultimi acquisti per i pranzi e i cenoni. Fra tutti i prodotti che da sempre hanno contraddistinto questi eventi, figura la frutta secca. Abbiamo sentito alcuni operatori del settore per comprendere gli attuali sviluppi.

"I consumi della frutta a guscio sono diminuiti - dice Sabato Castaldo di Op Il Guscio - per via della forte crisi che i consumatori stanno affrontando. In questo momento, gli acquisti degli italiani sono orientati maggiormente verso i prodotti di prima necessità. Anche i produttori di frutta secca non se la stanno passando molto bene, quest'anno, poiché per la siccità estiva, per la quale abbiamo dichiarato calamità naturale, la produzione non è stata particolarmente abbondante. Ora a ciò si aggiunge anche il fatto che molto prodotto rimarrà invenduto. Forse bisognerebbe favorire il consumo di prodotto italiano e di qualità a discapito di quello proveniente dall'estero".

Ad analizzare la situazione delle castagne è Giulia Ingino: "E' stato un dicembre tragico, che ha coronato una campagna castagne abbastanza difficoltosa. Ho sperato fino all'ultimo nel decollo dei consumi in questa settimana, ma allo stato attuale non abbiamo preordini. Io tuttavia spero ancora che per Natale i consumatori acquistino le castagne".

"C'è da dire - conclude Ingino di Agem Frutta - che questo dicembre, rispetto a quello dello scorso anno, è stato più lento in termini di richieste e vendite. Contrariamente alla scorsa campagna, quest'anno la raccolta e la commercializzazione delle castagne è partita da inizio settembre. Ma adesso, da come si stanno mettendo le cose, sembra quasi una stagione commerciale già finita. Io però ho chiesto ai buyer della Gdo di prolungare le vendite almeno fino a gennaio, anche perché io, come altri castanicoltori, abbiamo molta merce stoccata in magazzino".