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Prezzi migliori, ma profitti inferiori

Un avvio di stagione incerto per gli agrumi israeliani

La stagione degli agrumi israeliani potrebbe presentare sia aspetti positivi che negativi. Betsalel Ohana, direttore alle esportazioni della Planet Israel, afferma che questo crea incertezza.

"In generale, ci stiamo avviando verso una nuova stagione agrumicola, che si prevede incerta. Ci sono diverse tendenze che vanno nella direzione opposta. Alcune sono positive per noi, altre potrebbero rivelarsi negative per gli esportatori israeliani di agrumi. Per prima cosa, sembra che la produzione stia diminuendo rapidamente. Se consideriamo i pompelmi Sunrise, i volumi israeliani in due anni si sono dimezzati, passando da 13.000 tonnellate a circa 6.500 ton. Questo, in generale, potrebbe portare a prezzi migliori per noi, soprattutto in un contesto di carenza globale di frutta".

Michael Saidi, direttore della stazione di confezionamento, e suo padre, Moshe Saidi, fondatore della Saida Farms

"Ad esempio, gli Stati Uniti avranno una produzione inferiore, a causa dell'uragano che ha devastato i raccolti in Florida. Allo stesso tempo, i produttori latino-americani hanno dovuto affrontare le ondate di caldo, il che significherà che avranno una quantità inferiore di agrumi", spiega Ohana. "Tutto ciò si tradurrà in meno agrumi disponibili e, di conseguenza, è molto probabile che i prezzi aumentino. Inoltre, i costi della logistica si stanno calmierando e, nella maggior parte dei casi, sono anche più economici rispetto alla stagione precedente".

Sebbene un prezzo migliore sia naturalmente una buona notizia per un'azienda come la Planet Israel, ci sono anche delle sfide da affrontare: "La valuta israeliana è diventata più forte rispetto all'Euro. Questo ci frutta meno soldi dalle nostre esportazioni. Il tasso di cambio del Dollaro è rimasto uguale, ma quello dell'Euro ci creerà ulteriori difficoltà. Aggiungiamo il fatto che il costo di produzione sta aumentando a causa della manodopera più costosa e dei prezzi dell'energia più elevati, ed è facile capire perché ci saranno meno profitti per i commercianti israeliani. Tutto questo alimenta l’incertezza di inizio stagione".

Ohana dice che si concentreranno soprattutto sul mercato europeo. Tuttavia, anche il Nord America e l'Estremo Oriente saranno delle destinazioni per i loro pompelmi e mandarini. "Per la Planet Israel, i nostri prodotti principali sono i pompelmi Sunrise e Sweetie, oltre ai mandarini Orri che partiranno nella prima settimana di gennaio. Il nostro mercato più importante sarà l'Europa, e subito dopo il Canada. Infine, ci saranno anche alcuni volumi che andranno in Estremo Oriente, ma mi aspetto che siano limitati. Principalmente a causa dei problemi logistici, in quanto ci sono molti ritardi nei porti, a causa dei lockdown ancora in vigore in Cina. Anche i costi di trasporto in Estremo Oriente sono più alti rispetto a quelli generali verso altri mercati".

"Vogliamo essere ottimisti sulla stagione, ma è chiaro che, oltre ai vantaggi, ci saranno delle difficoltà. Il fatto che l'Europa sembri essere in recessione potrebbe anche portare a un calo della domanda. Ma faremo del nostro meglio perché la stagione sia soddisfacente, fornendo pompelmi e mandarini di alta qualità che ci contraddistinguono", conclude Ohana.

Per maggiori informazioni:
Betsalel Ohana
Planet Israel
Tel: +972 54 738 3436
Email: israel@planetfareast.com 
Web: www.planetisrael.farm

Data di pubblicazione: