Secondo gli ultimi dati della Direzione territoriale del commercio della Comunità Valenciana, da gennaio a settembre le esportazioni di agrumi della provincia di Castellon sono aumentate del 2,5% su base annua, raggiungendo i 440,1 milioni di euro. L'Italia è stata una delle principali destinazioni che hanno trainato questa crescita, dal momento che ha aumentanto i suoi acquisti di agrumi del 61,7% rispetto allo stesso periodo del 2021, per un totale di 26,8 milioni di euro.
Secondo La Unió Llauradora i Ramadera, l'Italia ha aumentato i suoi acquisti di agrumi all'estero per via di un calo produttivo. Questo va a vantaggio di province come Castellon.
Si tratta dell'aumento più elevato su base annua registrato da una delle principali destinazioni di esportazione degli agrumi di Castellon, essendo l'Italia la quinta più importante per la regione. La Germania è stata il principale mercato di destinazione degli agrumi di Castellon, con acquisti per un totale di 133,9 milioni di euro, pari all'11,7% in più rispetto all'anno precedente.
Segue la Francia, che ha acquistato praticamente la stessa quantità del 2021 per quasi 83 milioni di euro. I Paesi Bassi, terzo mercato estero, hanno aumentato le importazioni dell'1,6%, portando il totale a circa 50 milioni di euro. Il Regno Unito è stato il quarto cliente con 26,8 milioni di euro e ha ridotto la sua domanda del 24,8% a causa della Brexit.
Il Belgio si è classificato al sesto posto, dietro l'Italia, con acquisti per 19,4 milioni di euro, ovvero il 14,8% in meno rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Il mercato polacco si è classificato al settimo posto con una diminuzione del 7,1% degli acquisti, che sono stati pari a 17,5 milioni di euro.
La Svezia, ottava destinazione degli agrumi di Castellon, ha effettuato acquisti per 14 milioni di euro (+3%), mentre la Finlandia, nono mercato di destinazione, ha ridotto la sua domanda del 2,2% a 10,3 milioni di euro.
Infine, la Repubblica Ceca si è classificata al decimo posto dopo aver acquistato 8,1 milioni di euro, ovvero il 9,2% in meno rispetto all'anno precedente.
Fonte: elmundo.es