Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber
Rapporto USDA

Maggiore produzione di mele, pere e uva da tavola quest'anno in Ue

È stato pubblicato un rapporto del dipartimento statunitense dell'agricoltura (USDA) che descrive la situazione attuale di vari tipi di frutta e verdura coltivati nell'Unione europea.

Mele
La produzione commerciale di mele nella campagna 2022/23 (luglio/giugno) è prevista a 11.880.870 tonnellate, con un aumento del 2,9% rispetto all'anno precedente, e del 7% rispetto alla media dei 10 anni precedenti. Sebbene le condizioni di crescita differiscano a seconda delle diverse regioni, le alte temperature e la siccità sono state un problema comune in gran parte dell'Ue. In alcuni Paesi ciò potrebbe comportare calibri più piccoli che, a loro volta, causerebbe una riduzione della produzione finale al di sotto della stima sopra indicata, perché i frutti più piccoli pesano meno.


Clicca per ingrandire la tabella

Inoltre, la mancanza di manodopera stagionale e gli elevati costi energetici potrebbero indurre gli agricoltori a lasciare alcuni dei loro frutteti non raccolti. La qualità dovrebbe essere buona, poiché i danni da grandine e gelo sono risultati molto localizzati. Le prospettive di mercato sono discordanti. Le scorte iniziali sono state molto basse sia per le mele fresche che per il succo di mela concentrato. Quest'ultimo è importante in quanto il settore della trasformazione assorbe quantità significative di mele di bassa qualità.

Tuttavia, si prevede che il consumo pro capite di prodotti da consumo fresco sarà sotto pressione nella campagna 2022/23 perché l'inflazione e gli alti prezzi dell'energia lasceranno i consumatori con un reddito disponibile inferiore per il cibo. Dal 2014, le esportazioni di mele degli Stati Uniti nell'Ue sono basse, a causa di problemi tecnici legati all'uso della morfolina come additivo nelle cere e della difenilammina (DPA), un trattamento post-raccolta per le scottature da stoccaggio.

L'Ue compete con gli Stati Uniti nelle esportazioni di mele in mercati come l'Arabia Saudita, gli Emirati Arabi Uniti (EAU) e l'India.

Pere
La produzione commerciale di pere nell'Ue nella campagna 2022/23 (luglio/giugno) è prevista a 1.987.958 tonnellate, con un aumento del 14% rispetto alla precedente campagna, quando la produzione di pere è diminuita a causa di un raccolto record in Italia. L'Italia, seguita da Paesi Bassi, Belgio, Spagna e Portogallo, continua a guidare la produzione di pere nell'Ue. La stagione di crescita di quest'anno è iniziata normalmente, ma è stata seguita da un numero eccezionalmente elevato di giornate molto calde e soleggiate durante la primavera e l'estate. A causa dell'abbondanza di sole durante la stagione di crescita, il grado zuccherino delle pere coltivate in Ue è elevato, il che significa che il raccolto ha un gusto eccellente. A causa della siccità, le pere dell'Ue dovrebbero essere (leggermente) più piccole, mentre la capacità di conservazione potrebbe risentirne negativamente. La raccolta è iniziata circa due settimane prima in questa stagione.

Nella campagna 2022/23 dell'Ue, le importazioni di pere potrebbero risultare leggermente inferiori mentre le esportazioni potrebbero aumentare, con l’aumento della produzione commerciale. Se la qualità di conservazione sarà buona, si prevede che un numero relativamente maggiore di pere dell'Ue finirà sul mercato del fresco dell'Ue durante la campagna di commercializzazione. L'impatto delle misure adottate per combattere la pandemia sul commercio internazionale di pere, non dovrebbe avere conseguenze nella campagna 2022/23. Finora la Brexit non ha avuto alcun impatto sul commercio di pere nell'Ue. Le esportazioni di pere dell'Ue in Bielorussia e Ucraina sono diminuite nei mesi di febbraio, marzo e aprile 2022, ma sono aumentate a maggio e giugno 2022.

Uva da tavola
Nella campagna 2022/23 (giugno/maggio), la produzione commerciale di uva da tavola dell'Ue è prevista in aumento dell'11,5% rispetto alla stagione precedente. Ciò è dovuto principalmente all’aumento dei volumi italiani, grazie alle temperature ideali di maggio e giugno che hanno favorito l'allegagione. Sono previsti incrementi della produzione anche in Francia e Spagna.

Di contro, si prevede un calo dei volumi in Romania, Bulgaria e Grecia a causa del clima sfavorevole. Nel complesso, la qualità dei frutti dovrebbe essere eccellente, con un grado zuccherino più elevato dovuto alle temperature calde di luglio, agosto e inizio settembre. Le importazioni di uva da tavola dell'Ue dagli Stati Uniti sono marginali. Le importazioni di uva da tavola dagli Stati Uniti nell'Ue sono limitate.

Impatto dell'invasione russa in Ucraina
L'impatto di gran lunga maggiore sui mercati dell'Ue per la frutta decidua fresca nelle campagne 2021/22 e 2022/23 deriva dagli effetti diretti e indiretti dell'invasione russa dell'Ucraina. Gli effetti diretti includono la mancanza di lavoratori stagionali dall'Ucraina (soprattutto in Polonia). Gli effetti indiretti sono ancora più importanti e riguardano l'aumento dei costi di produzione, dovuto all'aumento dei prezzi di input come prodotti fitosanitari, combustibili e fertilizzanti. L'aumento dei costi dell'elettricità si tradurrà in costi di stoccaggio notevolmente più elevati.

Inoltre, l'impennata dei prezzi di tutte le materie prime influisce sui consumi nell’Ue e sulla domanda, per importanti destinazioni d’esportazione. Con un'inflazione elevata e un reddito disponibile più basso, i consumatori spesso spendono meno per la frutta. Inoltre, i Paesi del Nord Africa che hanno importato gran parte dei loro cereali dall'Ucraina, ora preferirebbero utilizzare la preziosa valuta internazionale per importare grano e mais, piuttosto che frutta.

I maggiori costi di trasporto e la ridotta disponibilità di container si aggiungono agli impatti negativi sul commercio. In questo contesto, gli effetti sul commercio diretto di frutta decidua tra l'Ucraina e l'Ue, sono meno importanti.

Clicca qui per accedere al rapporto completo dell'USDA.

Data di pubblicazione: