In Italia fa ancora molto caldo, complice l'anticiclone africano che continua a stazionare sul nostro Paese, portando temperature di 10 gradi superiori rispetto alla media stagionale. Infatti, in questi giorni di fine ottobre i termometri raggiungono massime anche di 28°C in diverse regioni, specie quelle del Centro-Sud. Un andamento climatico che influenza i consumi e le preferenze degli acquirenti verso quegli articoli ortofrutticoli che purtroppo tendono a non essere più disponibili.
"Credo che se avessimo ancora avuto a disposizione angurie, meloni o altra frutta tipicamente estiva, l'avremmo tranquillamente venduta in questi giorni di caldo eccezionale, sebbene i consumatori siano ormai stanchi di questi articoli. L'estate 2022 è iniziata a metà maggio e si può dire che non è mai terminata, se non in determinati momenti di agosto e settembre", così spiega Rocco Viggiano, responsabile commerciale dell'ingrosso ortofrutticolo Fe.Vi. Frutta.
Rocco Viggiano
E continua: "Non abbiamo più disponibilità di frutta estiva. Abbiamo cercato di prolungarne la vendita il più a lungo possibile. Con le drupacee tardive abbiamo terminato proprio qualche giorno fa. Ad esempio, con le susine Angeleno, con le quali siamo soliti finire la commercializzazione nel periodo natalizio, abbiamo spedito gli ultimi colli proprio lo scorso weekend. In quel caso, abbiamo messo in atto strategie commerciali mirate al fine di avere un più rapido decumulo delle celle-frigo, proprio a causa degli elevati costi energetici".
"Nonostante le alte temperature di questi giorni, i consumatori sembrano prediligere comunque i frutti autunnali, anche perché le referenze estive sono difficilmente reperibili sui bancali ortofrutticoli. E' un periodo favorevole per i kaki, come anche per le clementine precoci, le cui vendite si mantengono vivaci. L'incertezza, però, rimane alta, in quanto temiamo un rallentamento delle vendite proprio quando avremo maggiori disponibilità, a causa del contesto di crisi economica e della maggiore propensione al risparmio. Si cerca di mantenere i prezzi un po' più alti rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, per tutelare gli agricoltori e permetterci di assorbire una parte dei rincari".
Per maggiori informazioni: FE.VI.FRUTTA S.R.L.
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