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In agenda: ricerca-sperimentazione, francesizzazione, valorizzazione, comunicazione, costi di produzione

Ufficio interprofessionale francese del kiwi: aggiornamento su previsioni 2022 e attività in corso

"Con circa 45.000 tonnellate, il raccolto del 2022 sarà un raccolto modesto". A riferirlo è l’Ufficio interprofessionale francese del kiwi (BIK). "I produttori sono pronti a iniziare la raccolta. I livelli zuccherini e il contenuto di sostanza secca indicano una buona qualità. I calibri dovrebbero essere più piccoli del solito".

BIK ha fornito anche un aggiornamento sulle attività in corso di ricerca-sperimentazione, valorizzazione e contrasto alla francesizzazione.

Una stagione complicata
Anche quest'anno le condizioni meteo sono state difficili. Intensi episodi di gelo, seppur minori rispetto al 2021, hanno compromesso la raccolta in alcune aree. Le ondate di caldo, con temperature nei frutteti superiori a 35°C, hanno causato forte stress alle piante e un blocco temporaneo della crescita dei frutti. La raccolta dovrebbe essere quindi più eterogenea del solito, senza però pregiudicare la qualità del frutto. I controlli mostrano buoni livelli di zucchero e sostanza secca. Molti produttori aspetteranno il più possibile prima di raccogliere, in modo da dare più tempo ai frutti per crescere.

In ogni caso, i calibri dovrebbero essere più piccoli rispetto allo scorso anno e il raccolto francese dovrebbe essere sostanzialmente uguale al precedente, con circa 45.000 tonnellate.

Ricordiamo che il calibro dei kiwi si misura in peso, e non in base al diametro del frutto. Ad esempio, un kiwi di calibro 30 pesa tra 95 e 105 grammi.

AI Kiwi-Maturité e le griglie dei calibri sono disponibili sulla pagina professionale della BIK.

I produttori francesi si autoimpongono delle regole per una migliore qualità
L'accordo interprofessionale "Kiwi-Maturité" fissa, tra le altre cose, la data di inizio della raccolta dei kiwi francesi, ovvero il 10 ottobre. A partire da questa data, le raccolte avverranno al momento giusto per ogni produttore. Proposto dall’Ufficio interprofessionale e finalizzato all'interno di Interfel, questo accordo interprofessionale relativo alla varietà di kiwi Hayward prodotta in Francia, impone regole rigorose che vanno oltre gli standard europei, in termini di rispetto del tenore zuccherino (gradi Brix) per i kiwi Hayward, in tutte le fasi della raccolta e commercializzazione (i criteri di maturazione sono definiti anche nel regolamento n. 543/2011 ma non nella fase critica della raccolta) e, stabilendo le date di raccolta e commercializzazione, garantisce anche che arrivino sui mercati solo i kiwi maturi. Pertanto, stabilendo vincoli più rigorosi rispetto ai loro omologhi europei, i coltivatori di kiwi francesi garantiscono ai consumatori una qualità del gusto superiore.

BIK a sostegno dei kiwi francesi
BIK, ora con una DOP, è un gruppo volontario di produttori indipendenti, organizzazioni di produttori, cooperative e spedizionieri di kiwi francesi. Dalla sua nascita, alla fine degli anni '70, ha messo insieme produzione e commercio in modo innovativo. BIK lavora allo sviluppo della promozione, tutela e conoscenza dell'offerta e svolge attività di ricerca e sperimentazione sul kiwi francese. Nella stagione 2022/23, la promozione si concentrerà sugli strumenti digitali, per continuare a informare i consumatori sull'origine francese e la stagionalità dei kiwi, in modo gioioso e colorato. Il raggio di comunicazione verrà ampliato e verrà organizzato un grande evento: Kiwik.

Il principale lavoro di ricerca in corso consiste in una tesi sul decadimento del kiwi, trial biologici e di controllo contro la cimice asiatica, nonché un lavoro sulla caratterizzazione dell'origine francese. Allo stesso modo, BIK ha lavorato per rendere più semplice la coltivazione del kiwi e il lavoro dei produttori. Obiettivo primario è proteggere i frutteti di kiwi contro il crescente numero di parassiti, attraverso diversi strumenti e metodi: prodotti fitosanitari (trial, approvazioni, deroghe a 120 giorni), metodi alternativi (repellenti, parassitoidi) o pratiche colturali (inerbimento, lavorazione del terreno). Nel 2022 si sono tenuti due incontri di feedback.

L'agenzia interprofessionale ha anche lavorato duramente per combattere la francesizzazione del kiwi, affrontando la questione con la DGCCRF (Direzione generale su concorrenza, consumo e frodi del Ministero francese dell’economia) e avviando un'azione legale che ha avuto un forte impatto sul mercato francese, consentendo di rivalutare il prezzo pagato ai produttori. Nel 2022, BIK ha anche lavorato attivamente per ottenere l'etichetta Eco-responsible Orchards. Attualmente è in fase di lavorazione anche il kiwi DOP di BIK.

Aumento dei costi di produzione e confezionamento
Nonostante la carenza di imballaggi, i problemi di fornitura e la necessità di adattare le loro linee di confezionamento, i produttori si sono adeguati alla Legge AGEC che vieta gli imballaggi in plastica. Ora si trovano ad affrontare la spinosa questione dei prezzi dell'energia. I kiwi si conservano e si affinano dal momento della raccolta fino al mese di giugno, in celle refrigerate che funzionano 24 ore su 24. L'industria del kiwi ha quindi un bisogno continuo di elettricità, in inverno e primavera. L'aumento del costo dell'energia elettrica avrà un impatto diretto sui costi degli impianti di confezionamento. Purtroppo, l'aumento dei costi energetici non è l'unico fattore economico allarmante. Molte spese di produzione e confezionamento, direttamente o indirettamente collegate al costo dell'energia, sono aumentate notevolmente in un anno (fino all'86% per i fertilizzanti). Sono aumentate anche altre spese, come imballaggio e manodopera.

Questi elementi sono difficili da integrare per le aziende che producono e confezionano i kiwi francesi e devono far fronte a costi più elevati, oltre che a normative sempre più rigide.

Produttori pronti per la nuova stagione
Dopo aver curato i loro frutteti tutto l'anno, aver lottato contro il gelo, le ondate di caldo, la siccità e aver trovato la manodopera per la raccolta e il confezionamento dei kiwi, i produttori sono pronti a iniziare la raccolta nei loro frutteti e alla nuova stagione di commercializzazione che inizierà il 6 novembre 2022, dopo un periodo minimo di maturazione di 6 settimane.

I kiwi francesi sono l’ottavo frutto più popolare in Francia e la sesta specie più comune prodotta nel Paese. Sono coltivati su 3.954 ettari da 1.500 produttori.

Per maggiori informazioni:
BIK - Bureau National Interprofessionnel du Kiwi
lekiwidefrance.fr

Data di pubblicazione: