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Un avvertimento da La Chaîne Logistique du Froid:

"La mancanza di carburante andrà a creare carenze alimentari in Francia"

La Chaîne Logistique du Froid, associazione professionale che rappresenta le aziende responsabili del trasporto e della logistica a temperatura controllata, ha messo in guardia sui rischi di interruzione della fornitura di prodotti freschi e surgelati ai clienti delle aziende di trasporto. ovvero industrie di trasformazione, supermercati e catering.

Catena di approvvigionamento penalizzata dal blocco delle raffinerie
I blocchi delle raffinerie di petrolio in corso sul territorio nazionale mettono le aziende che trasportano merci deperibili (materie prime agricole - carne, prodotti ittici, frutta e verdura - prodotti finiti o semilavorati - piatti pronti, prodotti per la ristorazione, freschi o surgelati) di fronte a crescenti difficoltà di approvvigionamento di carburante.

"Chiediamo che la produzione di carburante sia mantenuta e accessibile ai trasportatori refrigerati, altrimenti la fornitura di prodotti alimentari alla popolazione sarà compromessa", avverte Valérie Lasserre, delegata generale de La Chaîne Logistique du Froid, un'associazione professionale che rappresenta 120 aziende che si occupano di trasporto e stoccaggio di prodotti freschi e surgelati, fornendo forniture just-in-time di prodotti alimentari.

Meno di una settimana di autonomia
I trasportatori di prodotti freschi interpellati da La Chaîne Logistique du Froid stanno riscontrando difficoltà di approvvigionamento di carburante in tutto il Paese, in particolare nella regione Hauts-de-France. Per i trasportatori dotati di cisterne, le riserve disponibili sono in alcuni casi inferiori a una settimana. Altri trasportatori dipendono dalle scorte disponibili nelle stazioni di servizio.

"Il tempo necessario per riavviare un impianto di raffinazione è di circa 6 giorni. Se non si adottano rapidamente misure per mantenere la produzione e la distribuzione di carburante, i nostri trasportatori refrigerati potrebbero rimanere a corto di carburante nel brevissimo termine e quindi non essere in grado di lavorare", afferma Valérie Lasserre.

Tensione su tre prodotti: diesel, diesel non stradale e AdBlue
I prodotti interessati sono tre e la catena del freddo è particolarmente colpita. I camion frigoriferi necessitano di due carburanti: il diesel per alimentare i motori di trazione e il diesel non stradale per alimentare i sistemi di raffreddamento termico (unità di refrigerazione), essenziali per mantenere la temperatura degli alimenti. A questi due carburanti si aggiunge l'additivo comunemente noto come AdBlue, che riduce notevolmente le emissioni inquinanti dei gas di scarico.

Per maggiori informazioni:
La Chaîne Logistique du Froid
lachainelogistiquedufroid.fr

Data di pubblicazione: