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Sciopero nei porti del Sudafrica, previsti ritardi nelle spedizioni

"Pronti a manifestare per minimo una settimana, anche più lungo"

Nei porti della Transnet, la manodopera sindacale è in sciopero dalla mezzanotte del 7 ottobre, con gli esportatori di mirtilli, drupacee e avocado alla ricerca di celle refrigerate per la loro frutta, poiché i terminal non accettano merci.

L'industria della frutta, insieme a quella dell’essicazione, ha incontrato la Transnet, oltre che la manodopera, ma secondo fonti del settore marittimo, la manodopera sembra si sia incaponita sulle sue posizioni.

Il presidente Cyril Ramaphosa con l’amministratore delegato della Transnet Portia Derby, durante una visita nell'aprile 2021 al terminal container di Durban (foto: Government Communication and Information Services)

"Siamo pronti a uno sciopero di minimo una settimana, probabilmente anche più lungo", afferma un portavoce del settore. "Non mi sorprenderei se durasse più di due settimane".

È altamente improbabile che Transnet riesca in breve tempo a soddisfare le richieste dei sindacati, secondo il rappresentante del settore. La compagnia portuale statale offre un aumento dell'1,5%, ma la proposta è stata bocciata dai sindacati.

Le trattative salariali avrebbero dovuto concludersi mesi fa e qualsiasi accordo concluso ora dovrebbe includere anche il pagamento arretrato, a partire da aprile di quest'anno.

Per facilitare questo passaggio, è stata riscossa una tassa di stabilizzazione delle operazioni di 110 rand (6,2 euro) su tutte le importazioni, esportazioni e trasbordi di container gestiti presso il container e i terminal multiuso, per il periodo dal 1 ottobre 2022 al 31 marzo 2023, al fine di colmare il disavanzo di bilancio della Transnet, relativo ai dipendenti del Transnet Port Terminal.

Lo sciopero di maggio 2020 dei lavoratori portuali è durato tre settimane e si teme che possa ripetersi.

Data di pubblicazione: