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Fruit Attraction 2022: la fiera ortofrutticola dal successo inaspettato

La 14ma edizione della fiera madrilena Fruit Attraction si è conclusa alla grande, rivelandosi fin da subito interessante, impegnativa e affollata. Una kermesse che continua a crescere in modo notevole ogni anno, diventando così un appuntamento autunnale cui è indispensabile essere presenti.

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Né la pandemia prima, né il contesto socio-economico mondiale attuale hanno quindi demoralizzato espositori e visitatori, i quali stavolta hanno raggiunto numeri mai registrati nelle edizioni precedenti.

Oltre 200 le aziende italiane presenti quest'anno, dislocate in tutti gli spazi della fiera e quindi non più concentrate solo in pochi padiglioni, come accadeva fino a qualche anno fa. Diverse anche le imprese che erano alla loro prima esperienza; decine invece quelle che da sempre riconfermano la loro partecipazione.

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Nel confronto con chi ha vissuto la tre-giorni di Madrid, i feedback sembrano comuni e positivi. Una fiera che ha sorpreso tanto e tutti. Si è percepito già dalla mattinata di martedì 4 ottobre che i numeri sarebbero stati superiori alle attese. Fruit Attraction è stata un'opportunità per poter incontrare nuovamente clienti e fornitori, finalmente senza le restrizioni dovute al Covid-19. Tangibili, d'altra parte, le preoccupazioni degli imprenditori per i rincari energetici.

Di seguito i link dei foto-album esteri:

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Una fiera perfetta in un contesto geopolitico ed economico internazionale disastroso
Se l'edizione 2022 di Fruit Attraction può definirsi un autentico successo, il momento storico in cui si è collocata vede le società del  comparto alle prese con difficoltà epocali. Gli umori raccolti in fiera sono stati, da questo punto di vista, tutt'altro che trionfalistici.

Ottima la rappresentanza italiana alla fiera madrilena, edizione 2022

La produzione sudeuropea è pesantemente incalzata dalla concorrenza dei paesi cosiddetti emergenti (Marocco e Turchia in testa) che, per quanto riguarda l'ortofrutticoltura, sono "emersi" da un pezzo e anzi sono diventati player strategici per l'approvvigionamento dei mercati del nord Europa. Si parla di crescita a due cifre nel 2021, mentre Italia e Spagna vedono numeri ben inferiori, con aumenti dei costi alla produzione che oggi balzano al 53%. 

Frattanto, le notizie economiche restano poco confortanti anche nelle previsioni, che segnano un PIL per il 2022 al +3,4%, ma addirittura azzerato per il 2023. L'inflazione si attesta, per l'anno corrente, al +7,5% e al +4,5% per il 2023. E' previsto un costo per l'energia del sistema Italia di 110 MLD di euro (fonte Confindustria).

Le sanzioni verso la Russia, inoltre, hanno compromesso l'export italiano pesantemente fin dal 2014, con perdite per 1,3 miliardi (dati 2021), cui bisogna aggiungere le misure sanzionatorie che si sono aggiunte e che, speculazione più, speculazione meno, hanno fatto schizzare ai massimi storici i prezzi energetici. A pagare sono sempre i produttori che, rispetto ad aumenti spropositati delle spese sostenute, non ricevono adeguamenti sui prezzi di vendita.

Presente anche uno stand dell'Ucraina che ha fatto ricordare il difficile momento che sta vivendo questo popolo, ma anche i riverberi che il conflitto ha sul resto del mondo.

Altro tema di grandissima attualità è il taglio al 50% dei principi attivi dei fitofarmaci che l'Unione Europea ha stabilito. Anche qui si gioca una partita importante, che rischia di inficiare la capacità produttiva dei Paesi europei, a favore di altri Stati competitor che possono contare sul basso costo della manodopera, magari non conforme agli standard presenti in area UE.

Le prospettive attuali e future, insomma, non sono certo tra le più rosee. Tutto, ovviamente, è legato al conflitto in Ucraina, che ha già cambiato gli scenari del mondo, così come lo avevamo conosciuto.

Fruit Attraction '23, si svolgerà dal 3 al 5 ottobre.

Ritornando strettamente alle attività in fiera, gli operatori non hanno nascosto il piacere di essere tornati alla vita pre-covid e di aver avuto molte nuove occasioni di fare business. Qualche pecca nell'organizzazione ha visto la mancanza di alcuni strumenti utili, come una mappa tascabile per orientarsi in fiera o la mancata apposizione del numero identificativo nella stragrande maggioranza degli stand.

Molti espositori, ma soprattutto i visitatori alla ricerca dei loro contatti, hanno riferito di aver faticato per trovare gli stand, causa mancata segnalazione del numero e per via di corridoi scarsamente segnalati. La ricerca dei singoli espositori ha comportato talora una perdita di tempo e di energie che potevano e dovevano essere dedicate al lavoro.

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A cura di Vincenzo Iannuzziello e Gaetano Piccione