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L'aumento dei costi è una sfida per gli importatori degli Emirati Arabi Uniti

"Stiamo diversificando le origini dei nostri piccoli frutti"

Kenneth D'Costa, amministratore delegato dell'azienda d’importazione degli Emirati Arabi Uniti, Barakat Group, spiega che i piccoli frutti sono al secondo posto nelle loro importazioni. "Il prodotto più importante per la nostra azienda sono le verdure a foglia, ma subito dopo c’è la categoria dei piccoli frutti. Li acquistiamo e li vendiamo ai mercati locali. Non abbiamo le nostre coltivazioni perché ci metteremmo in competizione con i nostri partner, il che non ha molto senso. Serviamo tutti i canali, dalla vendita al dettaglio al settore Horeca, nonché i nostri negozi. Oltre a vendere prodotti ortofrutticoli, li trasformiamo anche in frullati, succhi e gelati".

Non sono solo gli esportatori globali ad affrontare situazioni logistiche difficili. Per il Barakat Group, due delle sfide maggiori riguardano la logistica. "Attualmente, abbiamo difficoltà nell’approvvigionamento dei piccoli frutti. Innanzitutto bisogna garantire la giusta qualità. A causa delle condizioni meteo nelle aree d’importazione dei nostri piccoli frutti, dovute al cambiamento climatico, noi "rileviamo problemi di qualità sia all’origine che all'arrivo nei nostri porti. Allo stesso tempo, le spedizioni non arrivano sempre nella data prevista, ma possono anticipare o ritardare di un giorno rispetto al programma. Infine, le attuali tariffe di trasporto rappresentano una forte preoccupazione. I piccoli frutti ci vengono spediti principalmente via aerea, sebbene i mirtilli possano essere trasportati anche via mare".

Poiché i costi sono aumentati, l'importatore ha deciso di collaborare con Driscolls per cercare di diversificare l'origine dei piccoli frutti. D'Costa spiega: "Riceviamo la maggior parte dei nostri piccoli frutti dagli Stati Uniti, perché Driscolls è uno dei nostri principali fornitori. Tuttavia, a causa delle sfide a cui ho appena accennato, lavoreremo con Driscolls per diversificare le origini dei nostri piccoli frutti, che potrebbero includere Marocco, Europa ed Egitto. Quest'ultimo Paese, ad esempio, ci fornisce principalmente fragole. I mirtilli li importiamo da Polonia, Ucraina e dai coltivatori locali degli Emirati. Il fatto che le tariffe di trasporto siano così alte, sta penalizzando in parte le nostre attività negli Stati Uniti. Da qui la necessità di diversificare le origini".

Nel complesso, Barakat Group prevede un aumento del 20% dei suoi costi, che non può essere assorbito solo dai clienti degli Emirati Arabi Uniti. "Le tariffe di trasporto non sono l'unica voce più costosa. In generale, anche il nostro costo è aumentato. Il solo trasporto ha visto un aumento dei costi del 14%, mentre il gas o il carburante di un altro 3%. Il costo degli scarti è anche aumentato di circa il 3%, portando a un aumento complessivo di circa il 20% dei costi. Allo stesso tempo, i nostri clienti non sono in grado di assorbire questi costi. La maggior parte si sta ancora riprendendo dalle perdite subite durante la pandemia, e inoltre il mercato è molto competitivo".

"Ciò significa che la maggior parte degli aumenti verrà assorbita dalla nostra azienda, ma stiamo raggiungendo un punto in cui non è più sostenibile. La nostra azienda ha dimostrato di essere resiliente e siamo ottimisti riguardo al futuro, ma il mercato dovrà apportare delle correzioni, ci auguriamo già nel 2023".

D'Costa non vede l'ora di partecipare a Fruit Attraction di Madrid, perché è un'importante opportunità per tenersi aggiornati sugli attuali sviluppi del mercato. "Per noi è importante partecipare al maggior numero di fiere, dal momento che siamo uno dei maggiori importatori degli Emirati Arabi Uniti. Questi eventi ci danno la possibilità di rimanere aggiornati sugli sviluppi del mercato e di chiudere nuovi contatti. Inoltre è anche una grande opportunità per vedere quali sono i mercati emergenti, se ci sono nuove varietà da importare e che ci offrono una qualità migliore per i nostri clienti, e se c'è la possibilità di abbassare i nostri costi, tramite il trasporto merci o i coltivatori della regione. Nel complesso, le fiere sono un’ottima opportunità per verificare la possibilità di ridurre i nostri costi, cosa assolutamente necessaria nell'economia attuale", conclude D'Costa.

Per maggiori informazioni:
Siddharth Gupta
Bakarat Group
Cell.: +971 50 4573248
Email: Siddharth.g@barakatgroup.ae
Web: barakatgroup.ae

Data di pubblicazione: