Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber
L'associazione di tutela lancia un appello alle autorità pubbliche e ai rappresentanti politici locali

Francia: lo scalogno tradizionale di Bretagna aspira alla IGP

Affermare l'identità dello scalogno tradizionale di Bretagna, ottenere il riconoscimento della sua origine e qualità al fine di guidare i consumatori, tutelare i produttori e conservare l'attività e l’occupazione nella regione. Questo è l'obiettivo dell’associazione, che nasce nel 2021 e ora riunisce tutti i professionisti del settore. Determinato a ottenere il riconoscimento IGP, il collettivo invita le autorità pubbliche e i rappresentanti politici locali a mobilitarsi per tutelare il know-how locale e il futuro del settore. Il 19 settembre è stata organizzata una visita presso un'azienda agricola locale e un impianto di confezionamento, per sensibilizzare i rappresentanti eletti sulle sfide che affronta il settore.

Lo scalogno tradizionale, il gioiello della Bretagna, minacciato dalla concorrenza
La Bretagna è la prima regione francese nella produzione dello scalogno, e produce solo prodotto tradizionale. La coltivazione dello scalogno è impegnativa. Coinvolge 250 aziende agricole in Bretagna e 15 società commerciali, e rappresenta 700 posti di lavoro diretti per le attività di semina e raccolta e 500 per quelle di preparazione, pelatura, calibratura e imballaggio.

Il carattere e la qualità dello scalogno tradizionale di Bretagna non sono paragonabili a quelli di altri agli coltivati da semente, grazie ai metodi tramandati di generazione in generazione dai produttori bretoni (rispetto del ciclo di sviluppo del bulbo, semina e raccolta manuali) e grazie alle condizioni pedoclimatiche dell’area di coltivazione. Ma, senza il riconoscimento ufficiale della sua origine e qualità, lo scalogno tradizionale della Bretagna deve competere con echalion e altri scalogni coltivati ​​da semente che hanno costi di produzione molto più bassi.

Un approccio collettivo per tutelare il settore
Rifiutando di rassegnarsi alla scomparsa di una coltura secolare e determinato a offrire un futuro alle prossime generazioni di agricoltori, il collettivo si è strutturato, a margine delle cooperative professionali esistenti, in modo da convogliare tutte le energie del settore e ottenere il riconoscimento e un'adeguata tutela dello scalogno tradizionale di Bretagna.

Nata poco più di un anno fa, ad agosto 2021, l’associazione dello scalogno tradizionale di Bretagna riunisce sotto la stessa bandiera tutti i professionisti del settore: breeder, produttori, commercianti, impianti di trasformazione. Con 116 membri, l'associazione rappresenta oggi oltre 20.000 tonnellate di scalogno, ovvero il 70% della produzione bretone.

Preservare origine e qualità attraverso il riconoscimento IGP
Attraverso questo slancio collettivo, l'associazione si impegna ad ottenere il riconoscimento IGP che aiuterà consumatori, i professionisti del settore alimentare e la grande distribuzione a distinguere lo scalogno tradizionale di Bretagna dai prodotti concorrenti.

Con l'istituzione di una IGP, l’associazione intende far riconoscere il nome "Scalogno di Bretagna". L'area geografica proposta copre tutti i comuni dei dipartimenti Finistere e Côtes-d'Armor, situati a meno di 20 km in linea d'aria dalla costa (Canale della Manica o Oceano Atlantico). Il suolo e il clima della zona sono particolarmente vocati alla coltivazione dello scalogno. Da gennaio 2022, i membri lavorano insieme per definire il disciplinare che stabilisce le condizioni di produzione necessarie per ottenere il riconoscimento IGP.

È necessaria la mobilitazione di tutto il Paese
Questa iniziativa va oltre l'impegno di uno specifico settore: riguarda il dinamismo dell'economia agricola della Bretagna, la conservazione e il trasferimento di antiche competenze e la possibilità di un futuro per le nuove generazioni di agricoltori. È quindi necessario ottenere il sostegno dei rappresentanti politici francesi. L'appello del collettivo e la visita, il 19 settembre, all'azienda agricola e all’impianto di confezionamento, hanno contribuito a mostrare alle autorità pubbliche e ai rappresentanti politici la realtà di questa professione e la necessità di questa lotta comune.

"Grazie a questa entusiasmante iniziativa, l’associazione si augura che i nostri rappresentanti politici e del settore agricolo ci sostengano in questo progetto", spiega Bernard Cadiou, presidente del collettivo. "Inoltre, chiediamo a tutti i professionisti del settore di unirsi a noi e partecipare a questo progetto che punta a ottenere prima lo Scalogno di Bretagna IGP e poi la Red Label".

Data di pubblicazione: