È giunto il periodo dei trapianti precoci di zucchino e, come ogni anno, per i produttori è una fase concitata, in cui ognuno spera di non sbagliare la varietà. Una scelta, quest'ultima, abbastanza difficile, in particolare in questi ultimi anni segnati dalla pressione del virus New Delhi. Per questo motivo le aziende sementiere hanno lavorato a nuove varietà, con la resistenza al suddetto virus (ToLCNDV).
HM.CLAUSE, in particolare, ha introdotto quest'anno due novità importanti: Brahma F1 per i trapianti precoci e Dharma F1 per i trapianti tardivi, che completano la gamma dedicata NO-ND, ossia "New Delhi Resistance". Eppure l'argomento sulle scelte varietali, quasi mai facile, sono si esaurisce qui!
Quando il successo in campo va oltre il virus New Delhi
La scelta della giusta varietà, si diceva, non è semplice, né scontata perché le variabili da considerare sono diverse. Infatti, in agricoltura quel che spesso fa la differenza è l'applicazione delle corrette pratiche agronomiche. Talora, dunque, la resistenza genetica non è tutto. Ne è un esempio la testimonianza di Giuseppe Poidomani, Responsabile Commerciale della Sicilia Est per HM.CLAUSE ITALIA (qui in foto), il quale racconta la sua esperienza in campo. ''Ho vissuto il piacevole incarico di seguire tecnicamente lo zucchino Kalimera F1 - ha detto l'esperto - gestendo delle coltivazioni per diversi cicli con questa varietà, che non è certo una novità nel mondo orticolo. Abbiamo coltivato questa varietà anche in questi anni in cui l'incidenza del problema legato al New Delhi è stata sempre maggiore e cionondimeno il mercato l'ha premiata, rendendola leader del segmento precoce sotto serra/tunnel, nonostante non abbia la resistenza al ToLCNDV. Ciò in primis è dipeso dalla minore presenza del problema in determinati areali, ma soprattutto dalla capacità generativa e dalle caratteristiche organolettiche del frutto".
Kalimera F1
"I risultati sono stati sempre entusiasmanti - ha proseguito Poidomani - Una pianta compatta e facile da coltivare, con apice sempre aperto, media vigoria ed elevata precocità, per una produzione di gran qualità anche nei periodi difficili. Il vero vantaggio qui è la partenocarpia, ovvero la capacità di allegare in condizioni difficili: senza l'ausilio, o con apporti limitati, di fitoregolatori di crescita; infine, è supportata anche da un importante pacchetto di resistenze genetiche: contro l'oidio che in quest'epoca di trapianti penalizza le coltivazioni, e contro i due virus ZYMV e WMV (virus mosaico giallo dello zucchino e virus del mosaico dell'anguria). Con Kalimera F1 quindi si risparmia sui trattamenti e, di conseguenza, sulla manodopera".
"Posso tranquillamente affermare che Kalimera F1 presenta inoltre un'elevata produttività - aggiunge Poidomani - offrendo un prodotto eccezionale per colore e brillantezza e un'ottima conservabilità post raccolta, aspetto molto importante per tutta la filiera agroalimentare. Queste sue caratteristiche la rendono davvero apprezzata, specialmente in un periodo storico che vede un aumento a dismisura dei costi di produzione e che, pertanto, richiede più di una garanzia per tutelare gli investimenti in campo".
Kalimera F1
Kalimera F1, in sintesi, in quelle zone di produzione dove la pressione del virus New Delhi non risulta elevata, rimane la scelta vincente. Ferme restando le opportune misure per isolare la farfallina bianca (Bemisia tabaci), a partire dalle difese meccaniche a quelle fitosanitarie di prevenzione.
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HM.CLAUSE ITALIA
Giuseppe Poidomani
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