La siccità in tutta Europa e l'impatto del virus della pastinaca hanno causato una carenza precoce nel mercato delle carote. "Resta da vedere come si svilupperà l'offerta nelle prossime settimane - osserva Ronald Gielleit, di Top Fresh Handel, con sede a Kraggenburg (Paesi Bassi) - La scorsa settimana è piovuto di nuovo in tutta Europa. Per prodotti come patate e cipolle, in molti casi è troppo tardi, ma il raccolto principale delle carote arriva in ottobre, quindi molto può ancora accadere".
"I prezzi sono a un livello piuttosto buono. Le carote normali si vendono intorno ai 0,26 euro, quelle biologiche tra 0,30 e 0,34 euro. Personalmente, mi aspetto una certa pressione sul mercato da parte dei coltivatori desiderosi di vendere direttamente dai campi, e non optare per il costoso stoccaggio refrigerato, con tutti i rischi che ciò comporta. Ma si spera che i prezzi rimangano su un buon livello", continua Ronald.
"Ora vendiamo carote convenzionali soprattutto al Belgio, inoltre molti ortaggi lavati vanno in Africa e ci sono vendite di carote biologiche in Germania. L'anno scorso la qualità di queste ultime, in particolare, è stata molto deludente in fase di stoccaggio, ma qualitativamente il prodotto che stiamo raccogliendo ora sembra adeguato", osserva Ronald. Nel frattempo la crescita della superficie coltivata a carote biologiche è rimasta stagnante, il che, secondo il venditore, rappresenta un buon sviluppo. "Se tutto dovesse crescere bene, avremmo troppi prodotti biologici".
Una novità di Topfresh è che in questa stagione l'azienda fornisce anche mazzi di carote biologiche per la prima volta, su richiesta speciale di un cliente belga. "Abbiamo acquistato macchinari speciali per questo scopo e raccogliamo le carote biologiche a mazzo due volte alla settimana. La domanda è buona e prevediamo un'ulteriore espansione delle vendite nei prossimi anni".
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Ronald Gielleit
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