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Lo conferma Renzo Panzacchi, presidente del Consorzio Castanicoltori dell'Appennino Bolognese

Castagne e marroni dell'Emilia Romagna, c'è ottimismo per il raccolto

"La situazione è in miglioramento, la speranza è di avere un buon raccolto, dai primi di ottobre, di castagne e marroni ". Lo afferma Renzo Panzacchi, presidente del Consorzio Castanicoltori dell'Appennino Bolognese che continua: "Fino ai primi di agosto, la dimensione dei ricci era minima, a causa della siccità, e la preoccupazione era notevole. Poi, le piogge di agosto in Appennino hanno rovesciato la situazione".

Renzo Panzacchi in una foto d'archivio

Un altro aspetto positivo sta nel numero dei ricci sui rami che, a differenza di altri anni, è notevolmente superiore. "Gli insetti sono stati penalizzati dalla siccità, hanno colpito meno e i ricci ne hanno beneficiato. Inoltre, c'è chi sostiene che lo scorso mese di gennaio, ma anche febbraio, sia stato più caldo del normale: gli insetti avevano ripreso il proprio ciclo biologico; il ritorno di freddo primaverile ne ha abbattuti in quantità. Non sono un entomologo, non posso confermare questo fattore, ma di certo quest'anno abbiamo avuto meno problemi di insetti parassiti". 

Circa il mercato, ci sono tre grandi canali: quello dell'ingrosso, quello della Gdo e, infine, le sagre paesane. Queste ultime rappresentano una importante fonte di reddito per i produttori, in quanto si riescono sempre a realizzare prezzi maggiori, in queste situazioni. Nel 2019, ad esempio, si era arrivati perfino a 8-9 euro/kg, a causa della carenza di produzione. Poi il, Covid le ha annullate: quest'anno dovrebbe esserci una ripresa anche in questo canale.

Conclude Panzacchi: "Prevediamo di iniziare la raccolta ai primi di ottobre. Se ogni tanto continuerà a piovere, potrebbe registrarsi un ulteriore aumento dei calibri, il tutto a vantaggio della qualità".