I temporali del 17-18 agosto 2022 hanno colpito vaste aree dell'Emilia Romagna. In particolare, la provincia di Ferrara è stata flagellata da forti raffiche di vento che hanno fatto cadere a terra la frutta, mentre in alcune zone di Parma sono state registrate intense grandinate. La Cia di Ferrara riporta che mercoledì 17 agosto le zone più colpite sono state quelle di Bondeno e Boara dove, oltre ai danni alle abitazioni civili e alla viabilità, si sono registrati problemi consistenti ed estesi alle colture.
Pere a terra a causa del vento (fonte foto)
Ma anche il 18 agosto, in altri areali da San Bartolomeo in Bosco a Quartesana, si sono verificati fenomeni altrettanto potenti e distruttivi. Cia-Agricoltori Italiani Ferrara è in contatto con le aziende e sta facendo una ricognizione dei danni subiti, in particolare a mais e colture frutticole e la situazione appare già allarmante.
"In queste ore - spiega Stefano Calderoni, presidente di Cia Agricoltori Italiani Ferrara - ci sono stati segnalati problemi ai frutteti dove le varietà di pere autunnali, in primis l’Abate, sono cadute dagli alberi per il forte vento, così come le mele. Non sono mancate le grandinate, che sono arrivate improvvise e a macchia di leopardo e hanno danneggiato i frutti in piena maturazione. Anche in questo caso, il danno è duplice perché la produzione pericola del territorio è già stata messa a dura prova dalla siccità che ha provocato stress idrico alle piante e problemi di accrescimento ai frutti che, in generale, non stanno raggiungendo calibri del tutto soddisfacenti per il mercato".
Ai danni colturali si aggiungono quelli strutturali agli edifici ad uso agricolo, dai capannoni ai fienili, fino agli impianti fotovoltaici sui tetti e a terra. "Difficile dire quale sarà l’ammontare del danno complessivo - continua il presidente - che sarà la somma di quelli provocati dal clima ma anche dell’aumento generalizzato dei costi di produzione. In questa fase stiamo dicendo alle nostre aziende di chiamare in maniera tempestiva le proprie compagnie assicurative e di segnalare i danni alle colture e agli edifici dei fondi agricoli. Nel frattempo, stiamo raccogliendo i dati a livello regionale per capire se ci sono gli estremi per attivare le procedure di richiesta dello stato di calamità”.
Il resoconto della Coldiretti
Il maltempo con trombe d’aria, nubifragi, grandinate e precipitazioni violente si è abbattuto a macchia di leopardo su città e campagne distruggendo interi raccolti, di frutta e verdura, vigneti, oliveti ma anche le serre. Nella zona di Parma, violentissime grandinate hanno colpito Bedonia e Fontanellato; nel modenese il forte vento ha fatto cadere a terra una parte consistente delle pere Abate (fino al 50% in alcune aziende) e ha scoperchiato diversi capannoni. E anche nel ferrarese è iniziata la conta dei danni provocati dal fortunale che nella serata del 17 agosto ha colpito alcuni territori della provincia con raffiche oltre i 100km/h, in particolare Bondeno e la frazione di Boara nel comune di Ferrara.
Devastanti gli effetti della grandine - sottolinea la Coldiretti - che è stata l’evento climatico più grave per i danni irreversibili che ha provocato ai raccolti, visto che in una manciata di minuti è in grado di distruggere il lavoro di un anno intero. Quella del 2022 è la peggior estate del decennio, con in media ben 16 fra grandinate e bufere di acqua e vento ogni giorno, con l’ultima ondata di maltempo che ha colpito duramente diverse regioni italiane secondo l’analisi della Coldiretti sulla base dei dati dell’European Severe Weather Database (Eswd), dalla Lombardia alla Romagna, al Veneto, alla Toscana, dal Lazio alla Puglia. Siamo di fronte - conclude la Coldiretti - a un impatto devastante, con danni all’agricoltura che, per il maltempo e la siccità, superano i 6 miliardi di euro, pari al 10% della produzione nazionale.
Coldiretti raccomanda alle imprese colpite di avviare immediatamente le denunce alle proprie compagnie assicurative soprattutto per i danni sia alle produzioni (frutta, mais, soia, pomodoro, ecc.), sia a fabbricati e impianti.