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Progetto Harnesstom

Dal campo alla tavola, passando per la ricerca

"Harnesstom: harnessing the value of tomato genetic resources for now and the future" è un progetto finanziato dall'Unione Europea che tratta di pre-breeding del pomodoro, includendo tutti gli aspetti di maggiore attualità come la velocizzazione degli schemi di selezione (speed breeding), la resistenza verso stress biotici e abiotici, la qualità della bacca. Ne abbiamo parlato con Andrea Mazzucato, docente presso il  Dip. di Scienze Agrarie e Forestali (DAFNE) dell'Università della Tuscia di Viterbo. 

Il gruppo di ricerca

"Partecipano ad Harnesstom 22 partner in rappresentanza di sette Paesi, includendo Università, industrie private e associazioni no profit - ha detto Mazzucato - Il Workpackage 8, dedicato ad attività di miglioramento genetico partecipativo e di citizen science, vede l'impegno dei ricercatori di Italia, Spagna e Bulgaria; in Italia sono coinvolte l'Università della Tuscia, l'Università Federico II di Napoli e la Semiorto sementi S.r.l. I task del WP8 vogliono coinvolgere consumatori e coltivatori in attività di ricerca, allo scopo di disseminare principi e procedure scientifiche, e incrementare la coscienza dei consumatori verso la produzione e la qualità del cibo".


Innovazioni varietali

Le attività più strettamente legate al miglioramento partecipativo sono condotte presso il Dipartimento di Scienze Agrarie e Forestali dell'Università della Tuscia a Viterbo, sotto la guida, appunto, di  Andrea Mazzucato, e del Departament d'Enginyeria Agroalimentària, Fundació Miquel Agustí, UPC-BarcelonaTech, Castelldefels, Spagna, sotto la guida del prof. Joan Casals.

In Italia, collabora alla ricerca la Rete Semi Rurali, associazione di secondo livello impegnata nella tutela e nella promozione della biodiversità come valore.

Controlli in campo

"Il 22 luglio e il 9 agosto - ha riferito il docente - si sono svolte con successo le due giornate di selezione partecipativa su popolazioni a bacca gialla e arancione, che hanno visto la partecipazione di circa 20 selezionatori (coltivatori, addetti ai lavori e non) in ciascun campo. Viene seguito uno schema pedigree partecipato, per cui nelle prime generazioni (F2, F3) si è svolta una selezione su pianta singola e in quelle avanzate si inizierà una valutazione parcellare. Lo scopo è quello di selezionare linee di pregio che possano essere utilizzate in purezza e in combinazioni ibride, o alternativamente come varietà eterogenee (multilinee). Le giornate di selezione partecipativa si sono svolte presso l'azienda biologica "Trebotti" (Castiglione in Teverina) e l'azienda biologica "Savini" (Sipicciano), entrambe situate nell'alta Tuscia, in provincia di Viterbo".

"L'attività di selezione partecipativa proseguirà il prossimo anno - ha concluso Mazzucato -  e verrà integrata con percorsi degustativi che coinvolgeranno di nuovo i consumatori e anche cuochi e chef, figure chiamate a prendere parte all'attività di miglioramento genetico con lo scopo di ottimizzare le strategie di ottenimento delle nuove varietà di pomodoro".

Per maggiori informazioni:
harnesstom@unitus.it
mazz@unitus.it