"Nelle ultime settimane, domanda e offerta sono risultate abbastanza equilibrate. Ora che il Senegal è entrato sul mercato e che da mercoledì 10 agosto la raccolta delle cipolle è stata interrotta, il mercato mostra segni di carenza". A osservarlo è l'acquirente William Nannes della J.P. Beemsterboer Food Traders, di Warmenhuizen (Paesi Bassi).
"I prezzi dei sacchi di cipolle da semina sono saliti a circa 31-32 centesimi. Non so se riusciremo a mantenere questo ritmo, dipende anche dalle temperature e dalle precipitazioni. Se riusciremo ad andare avanti con la raccolta e a raccogliere pure le cipolle da seme, la disponibilità sarà nettamente migliore", prevede William.
Per lui è difficile fare una previsione sulla stagione. "I coltivatori si affrettano ad aggiungere che ci sono meno cipolle olandesi, che le esportazioni hanno funzionato come un orologio negli ultimi anni e che i costi sono più alti, quindi questo dovrebbe portare a un livello di prezzo elevato. Anche il lato della domanda deve però essere in grado di accettarlo. E gli ultimi anni hanno dimostrato che un livello di prezzi troppo alto ha un effetto frenante sulle esportazioni".
"Dopo tutto, la questione principale è chi può pagare il prezzo più alto. Le destinazioni in cui le cipolle sono un alimento di base continueranno sicuramente ad acquistarle - in misura maggiore o minore - ma ci saranno anche destinazioni che cercheranno alternative se il prezzo è alto. Ci aspettiamo che alcuni Paesi africani più poveri importino meno cipolle, perché la gente non può permettersele", prevede William.
"le varie nazioni cercheranno anche alternative, come le cipolle cinesi, turche e spagnole. Queste stanno arrivando anche nelle nostre solite destinazioni di esportazione, come l'Estremo Oriente e l'Africa. Nel complesso ci sono ancora molte incertezze, a partire da quanto verrà raccolto".
Per maggiori informazioni:
William Nannes
J.P. Beemsterboer Food Traders
+31 (0)22 639 6408
wnannes@beemsterboer.nl
www.beemsterboer.nl