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Ceradini Group e i risultati del SAV1: guarda il video!

Kiwi e siccità: fondamentale è il portinnesto

Le temperature estreme e la forte siccità che stanno caratterizzando l’estate 2022 accendono nuovamente i riflettori sulla moria delle piante di actinidia, la maggior fonte di preoccupazione dei produttori di kiwi italiani. Nonostante le ormai numerosissime prove di prodotti e tecniche agronomiche, i professionisti sono d’accordo all’unanimità che il problema sia multifattoriale e che si sia ancora lontani da una comprensione chiara delle cause del collasso repentino degli impianti.

Guarda il video con l'esperienza di tecnici e agricoltori

"Dall’altra parte - si legge in una nota aziendale di Ceradini Group -  stanno avendo ottimi risultati le prove ormai pluriennali di piantumazione di piante di kiwi verde e giallo innestate su SAV1, selezione di Bounty71 di Ceradini Group. Con i primi impianti innestati direttamente in campo nel veronese a partire dal 2017, le produzioni risultano estremamente soddisfacenti da diversi anni: impianto alla quinta foglia di Jintao innestato a Bussolengo (VR) con produzione ad ettaro di 420 quintali e peso medio dei frutti di 98 grammi; impianto alla terza foglia di Hayward innestato con produzione di 190 quintali per ettaro e peso medio dei frutti di 114 grammi. Ceradini Group, primo in Italia a introdurre questo nuovo portainnesto neozelandese, è riuscito nel proprio intento di rispondere alle necessità dei produttori, che stavano perdendo le speranze dopo anni molto duri".

Forti dell’esperienza vivaistica acquisita attraverso la gestione di numerose problematiche legate alla novità del portainnesto, Ceradini Group ha optato per la soluzione di produrre piante in vaso da 2,4 L e allevate su canna di bambù di circa 1 metro. Le piante di Hayward e Tomuri vengono vendute già innestate, in modo da agevolare e semplificare il più possibile la loro gestione in campo. 

"La scelta del vaso - continua la nota - permette una perfetta elasticità del periodo di piantumazione così da venire incontro alle esigenze di tutte le aziende agricole. Gli anni di esperienza hanno permesso di perfezionare anche i dettagli, a partire dalla forma e struttura del vaso stesso, fino alla scelta del terriccio che permetta la migliore crescita delle radici, cosi da velocizzare il più possibile l’entrata in produzione e la possibilità di rientrare in tempi rapidi dell’investimento fatto".

La natura rustica e il portamento fittonante dell’apparato radicale di SAV1 lo rendono una risposta semplice, ma decisamente non scontata, alla problematica della moria e dei ristoppi, oltre a garantire una maggiore adattabilità a queste torride estati dove ogni aiuto per risparmiare acqua è un bene per l’ambiente e per il portafoglio dei produttori.

"Potete contattare lo staff tecnico di Ceradini Group - conclude la nota - che si rende disponibile per visionare i risultati in campo su tutto il territorio italiano e per aiutarvi a programmare insieme il vostro nuovo impianto".

Per maggiori informazioni
Matteo: 388 9847415
Alessandro: 329 6237504
vivaio@ceradinigroup.com