Al 4 di luglio le esportazioni peruviane di mandarini totalizzavano 54.000 tonnellate, con un calo del 3,6% rispetto alle 56.000 ton dello stesso periodo dell'anno precedente.
A marzo sono state esportate 900 tonnellate, ad aprile oltre 8.084 ton, a maggio oltre 12.320 ton e a giugno circa 28.294 ton. Nei primi quattro giorni di luglio sono stati spediti 4.447 ton di mandarini, secondo i dati forniti da Fernando Cillóniz Benavides, presidente della società di consulenza Inform@cción. "La contrazione non è grande, ma è anche vero che la superficie e la coltivazione non mostrano una crescita. Gli agrumi stanno attraversando un momento difficile", sottolinea.
I mandarini Satsuma stanno registrando un notevole calo del 12,1%. Nella stagione del Satsuma appena passata (marzo-giugno), le esportazioni hanno raggiunto le 29.000 ton, rispetto alle 33.000 dello scorso anno.
"Un tempo il Satsuma deteneva una quota molto elevata tra le varietà precoci di mandarini del Perù. Negli ultimi anni, tuttavia, questa varietà ha perso terreno a favore della Tango e di altre varietà senza semi", spiega.
Per quanto riguarda il Tangelo, la cui stagione inizia a giugno e termina ad agosto, nel giugno 2022 sono stati spediti in totale oltre 2.930 ton, rispetto alle oltre 4.810 ton dello scorso anno (-44%). "Credo che il Perù stia gradualmente rinunciando al Tangelo, non vedo alcuna possibilità di recupero per questa varietà", conclude Fernando Cillóniz.
Fonte: agraria.pe