“Sebbene non vi siano problemi di approvvigionamento della risorsa idrica per le produzioni di pomodoro da industria nell’areale garganico del Tavoliere delle Puglie, sono altri e molteplici i problemi che preoccupano il comparto. Si profila infatti un’annata complessa, a causa delle temperature elevate che possono mettere a rischio lo sviluppo vegetativo delle bacche, con la conseguente riduzione delle rese produttive. Minori trapianti (e conseguenti minori volumi di circa il 20%) si sommano al rincaro delle materie prime, con costi del gasolio agricolo, costi energetici e della banda stagnata - solo per fare alcuni esempi di criticità da affrontare - più che raddoppiati e con ulteriore tendenza al rialzo”. E' quanto riferisce Domenico Demaio, presidente di Futuragri e titolare del marchio Rosso Gargano.
In foto: Domenico Demaio e Andrea Demaio, titolari del marchio Rosso Gargano
Rosso Gargano coltiva e trasforma pomodoro da industria in Puglia, nella Capitanata, di fatto dando vita alla filiera corta di più vaste dimensioni in Europa: 90mila ton di pomodoro, con esportazioni in 51 Paesi in tutto il mondo. Le principali destinazioni comprendono tutta l'Europa, gli Stati Uniti, il Canada, l'Australia e soprattutto il Giappone, dove Rosso Gargano esporta circa il 40% della produzione. Paese vigile sulla trasparenza delle produzioni e particolarmente rigido sui parametri ambientali, ai quali l’azienda si attiene in maniera molto scrupolosa.
Il marchio è certificato Bio, GlobalGAP e GRASP a cui si aggiungono: IFS, BRC, ISO 22005, JAS per il Giappone e Orthodox Union Kosher per il mercato ebraico.
“Sul piano della produzione, abbiamo iniziato la lavorazione del pomodorino datterino, mentre dal 20 luglio inizieremo la campagna del pomodoro lungo, che si protrarrà fino a ottobre 2022. In questi lunghi mesi, rese e qualità delle produzioni - come detto prima - si giocheranno sul piano delle temperature che, se accettabili, limiteranno stress e asfissia delle piante. L' accordo quadro nel bacino del centro-sud Italia per stabilire il prezzo del pomodoro da industria - tra la parte agricola e quella industriale - tra mille controversie è stato raggiunto. Sapevamo con certezza che per far fronte ai rincari bisognava posizionarsi su una forbice di prezzo - rispettivamente per il pomodoro lungo e per il tondo - di 130-140 euro/tonnellata”.
In foto la nuova passata di pomodoro pugliese a marchio proposta in un packaging design decisamente avveniristico, che ripropone in vetro la linea dei prodotti in banda stagnata. Un progetto che ha previsto l'ampliamento delle linee di lavorazione, oggi realizzato appunto con la classica Passata di Pomodoro in formato vetro da 690 g, lavorata con pomodoro di nostra produzione di filiera 100% made in Puglia
“Sul piano commerciale - conclude Domenio Demaio - c’è la difficoltà a far recepire ai clienti i rincari conseguenti alle congiunture post pandemia e guerra in atto Russia-Ucraina. In ogni caso a settembre/ottobre - con la nuova produzione di trasformati - avremo sotto gli occhi i reali aumenti che caratterizzeranno il pomodoro da industria. Cio' nella misura di circa il 30/40% pertanto solo allora avremo la piena consapevolezza che sarà impossibile appiattirsi alle politiche della grande distribuzione in una realtà sociale profondamente mutata che - già prima della pandemia quindi da marzo 2020 - ha prodotto cambiamenti inaspettati in tutta filiera produttiva”.
I mercati di riferimento di Rosso Gargano sono la Gdo, Horeca e ristorazione in tutta Europa, negli Stati Uniti, Canada e Australia. La mission aziendale è continuare a creare valore nel tempo e costruire un modello aziendale in cui le risorse umane, il territorio, la filiera corta siano al centro dell'impresa.
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Rosso Gargano
Giuseppe Stasi
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