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Drupacee in sofferenza

Siccità in Basilicata: decisive le prossime due settimane

La siccità inizia a destare preoccupazione anche in Basilicata, una regione del meridione d'Italia da sempre nota per la ricca rete idrografica, proprio grazie alla sua complessa orografia.

Dalla tabella relativa alle disponibilità idriche, consultabile sul sito dell'Autorità di Bacino dell'Appennino Meridionale, è possibile notare che tutti gli invasi lucani sono caratterizzati dal segno negativo. Rispetto al 1° luglio 2021, mancano infatti 39.104.772 metri cubi di acqua, con un ammanco di oltre 11 milioni di mq in una sola settimana.

Livelli invasi in Basilicata

Già da tempo i modelli di previsione ci avevano annunciato che l'estate 2022 sarebbe stata molto calda e poco piovosa. Quest'anno, l'emergenza siccità colpisce anche quelle regioni che difficilmente soffrono di deficit idrico. In Basilicata, da oltre un mese, i livelli degli invasi continuano ad abbassarsi, in particolar modo quelli di Monte Cotugno, la più grande diga in terra battuta d'Europa, con i suoi 530 milioni di metri cubi di capacità, e quella del Pertusillo, il secondo invaso della regione.

Diga del Pertusillo - foto d'archivio

La situazione è ancora sotto controllo, ma se il caldo e la completa assenza di precipitazioni dovessero perdurare nei prossimi 10-20 giorni, si potrebbero verificare serie problematiche per il comparto ortofrutticolo. Si pensa alle falde sotterranee come una delle possibili soluzioni, poiché potrebbero diventare una risorsa utile da sfruttare sia per uso potabile che irriguo, se la siccità proseguirà.

Già in sofferenza, nel frattempo, sono drupacee, angurie, meloni e ortaggi estivi, mentre sale la preoccupazione per le colture invernali, specie per gli agrumi. Per il fine settimana è previsto un calo termico, con temporali e forti venti settentrionali; un andamento climatico che potrebbe generare una breve tregua dal caldo, permettendo così di non aggravare ulteriormente il deficit idrico regionale.