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Senza acqua per pochi giorni e la coltura può essere trinciata

Siccità al nord: pomodoro da industria a rischio

"Senza acqua, il pomodoro da industria non si fa". Con questa affermazione perentoria, un tecnico commenta l'attuale crisi idrica che al nord sta colpendo tutti gli areali agricoli. Mentre le colture frutticole possono portare avanti comunque pesche e albicocche, ad esempio, (seppure con carenze qualitative per quanto concerne il calibro), il settore del pomodoro da industria non può portare avanti la produzione senza adeguata irrigazione.

"Il pomodoro da industria, senza acqua, non lo fai - ribadisce - nel senso che ha bisogno di acqua praticamente di continuo. Vi sono metodi molto dispersivi di irrigazione, ad esempio con ali piovane, che in questo periodo sono pressoché fuorilegge data la scarsità di acqua. Ma anche impiegando altre metodiche la situazione resta drammatica".

Il tecnico si riferisce all'uso delle manichette gocciolanti lungo le file: è vero che si risparmia molta acqua e si ha una maggiore efficienza, ma serve comunque una buona riserva da cui attingere.

"Infatti servono comunque turni di irrigazione lunghi, anche di 8 - 10 ore al giorno. Il pomodoro da industria ha un'evapotraspirazione superiore a 5 mm al giorno, specialmente con vento caldo e temperature elevate come in questi giorni. Va considerato che la pianta, dopo soli due giorni senza acqua, inizia a collassare, andando ad attingere sostanze di riserva e acqua dalle bacche, e quindi si genera il marciume apicale. Dopo 7-10 giorni senza acqua, si può tranquillamente trinciare tutto perché la coltura non è più in grado di assicurare né qualità, né quantità".

In un recente articolo, veniva sottolineata l'importanza dell'irrigazione a goccia nel pomodoro da industria. "L’irrigazione - si legge nel testo - è fondamentale anche durante la fioritura, dove i valori di evapotraspirazione sono più alti e di conseguenza il fabbisogno idrico è maggiore. Uno stress idrico durante questa fase fenologica, anche se di breve durata, può portare a perdite di produzione del 15-20%".

"Durante la maturazione, la carenza idrica ha un’incidenza inferiore sulla resa, ma può influenzare fortemente la qualità, rendendo il pomodoro più suscettibile a malattie fungine e marciume apicale e riducendo la pezzatura dei frutti. Grazie all’irrigazione a goccia, è possibile restituire giornalmente il volume evapotraspirato con un’efficienza irrigua superiore al 95%, evitando così ogni forma di stress idrico e permettendo alla coltura di esprimere appieno il suo potenziale produttivo".