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Olaf Hohmann dell'EHI Retail Institute all'European Convenience Forum 2022

"L'etica si ferma alla cassa"

Olaf Hohmann, membro del team dirigenziale dell'EHI Retail Institute, ha presentato all'European Convenience Forum di quest'anno, i risultati di uno studio dell'EHI sul retail catering, per il quale sono state intervistate anche le aziende del settore. Tra le altre cose, lo studio ha evidenziato le tendenze e le potenzialità del convenience fuori casa. Secondo i risultati preliminari dello studio, la percentuale di prodotti convenience nella produzione alimentare è del 70,7%. Il 74% degli intervistati ha dichiarato di avere già prodotti di largo consumo a basso costo sugli scaffali.


Olaf Hohmann

Mercato fuori casa in calo del 30%
La spesa sul mercato fuori casa è aumentata di oltre 22 miliardi di euro nel periodo dal 2009 al 2019. Ciò si spiega, tra l'altro, con l'aumento dei nuclei familiari meno numerosi. Anche in termini di mobilità, si registra una crescente tendenza al consumo on-the-go. La rigida struttura dei pasti - colazione, pranzo e cena - viene costantemente scardinata. Tuttavia, durante il periodo di pandemia 2020/21, il consumo fuori casa è diminuito del 30%.

Nel 2022 l'inflazione, l'aumento dei prezzi delle materie prime e dell'energia, la carenza di personale e la guerra in Ucraina, hanno influito negativamente sul mercato fuori casa. Il gap nelle vendite è stato a sua volta compensato dai consumi interni e quindi dalle vendite nel commercio al dettaglio di generi alimentari: le vendite nette sono aumentate dal 2019 al 2020 a quasi 14 miliardi di euro. "Nel periodo 2020/21, all'interno del settore, coloro che ne hanno guadagnato sono stati chiaramente i supermercati, ovvero i negozi con una superficie da 400 a 2.500 metri quadrati. I discount, invece, hanno dovuto accettare le perdite", ha affermato Hohmann. Nei mesi estivi del 2021, quando la pandemia non è stata particolarmente diffusa, si è registrato un leggero aumento delle vendite sul mercato fuori casa.

Pro e contro dei prodotti convenience
I mercati di riferimento per i prodotti convenience sono principalmente la vendita al dettaglio di prodotti alimentari e la gastronomia. Il segmento High Convenience, in particolare, si rivolge principalmente alla gastronomia (al dettaglio). "Si tratta di prodotti che non vengono realizzati a macchina o industrialmente, ma vengono trasformati, porzionati e messi sottovuoto a mano. I ristoratori possono trasformare i prodotti in porzioni. Sono di altissima qualità perché, tra l'altro, non ci sono grossisti di conservanti che operano in questo settore", ha continuato Hohmann.

Il vantaggio dei prodotti convenience è che richiedono meno manodopera e tempo di preparazione, oltre a uno stoccaggio meno costoso. Per la gastronomia, c'è anche il vantaggio che di solito non è richiesto personale specializzato. Allo stesso tempo, questi prodotti sono anche più costosi e talvolta, almeno nel caso dei prodotti convenience standard, l'uso dei conservanti non può essere evitato del tutto.

Tendenze e potenzialità
"I prodotti vegetali, vegani e vegetariani continuano a essere in forte tendenza. Inoltre, sempre più prodotti sostitutivi della carne stanno trovando posto sugli scaffali dei rivenditori di generi alimentari. Anche la regionalità e la stagionalità sono molto apprezzate dai consumatori, mentre viene data più visibilità alla qualità del fresco nella vendita al dettaglio di generi alimentari, liberando più spazio per l'area del cibo fresco", ha riferito Hohmann.

Viene data anche maggiore enfasi al cibo sano "vero", il che significa che i succhi, che contengono molta vitamina C ma allo stesso tempo fino a 60 g di zucchero per bicchiere, non sono più così popolari come una volta. "D'altra parte, anche il 'comfort food', come un waffle o un currywurst con patatine fritte e maionese, continuerà a essere in tendenza. La sostenibilità e il benessere degli animali saranno temi importanti in futuro nella vendita al dettaglio di prodotti alimentari".

"L’etica si ferma alla cassa"
Tuttavia, un sondaggio tra i rivenditori ha mostrato che il fatto che i consumatori siano interessati a questi argomenti e li condividano, sia più per desiderabilità sociale e meno per motivazione personale: "L’etica si ferma al registratore di cassa - ha detto un rivenditore - visto che spesso vengono acquistati prodotti più economici". Inoltre, la questione della data di scadenza continua a svolgere un ruolo importante, mentre Hohmann ha sottolineato che la velocità di reazione dei retailer è fondamentale. A parte questo, viene fatto un maggiore uso di imballaggi riutilizzabili nel settore della ristorazione, come alternativa al precedente packaging monouso, in particolare per i prodotti da asporto.

Possibilità e opportunità
"La freschezza è più popolare che mai e richiede il giusto posizionamento nei negozi, e soprattutto sugli scaffali", ha affermato Hohmann, sottolineando che concept simili si possono già vedere nelle stazioni di servizio. In aumento anche i negozi con servizio di checkout self service, che dovrebbero essere particolarmente interessanti per il settore del convenience. Secondo Hohmann, è importante cercare dei fattori di differenziazione per distinguersi. "Non è necessario seguire tutte le tendenze. Ma il concept del 'cibo per l'anima' è molto importante", ha concluso.

Per maggiori informazioni:
Olaf Hohmann
EHI Retail Institute
Spichernstraße 55
50672 Colonia - Germania
+49 221 57993-0
www.ehi.org

Data di pubblicazione: