Un recente rapporto del ministero dell'agricoltura spagnolo mostra che l'Unione europea ha importato 348.926 tonnellate di agrumi nei primi tre mesi di quest'anno. Tale dato è inferiore del 12,1% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente e dell'11,8% in meno rispetto alla media quinquennale.
Le importazioni di tutti tipi di agrumi sono diminuite, ad eccezione del limone, che ha registrato un aumento significativo. Rispetto alla media quinquennale, le arance hanno perso il 32% (-47.500 tonnellate) e i pompelmi il 35% (-24.200 tonnellate). I mandarini sono aumentati dell'8% (+11.600 tonnellate) e i limoni del 47% (+13.300 tonnellate).
Sul totale delle importazioni, tra gennaio e marzo 2022 la voce più consistente è stata quella dei piccoli agrumi (162.549 tonnellate, -6,1% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente), seguita dalle arance (99.708 tonnellate, -28,0%), dai pompelmi (45.015 tonnellate, -24,2%) e infine dai limoni (41.653, +61,3%).
Nel primo trimestre del 2022 la Turchia è stata il principale fornitore extra-Ue di agrumi dell'Unione europea, con un volume di 112.030 tonnellate (+25,9% rispetto allo stesso periodo del 2021), davanti all'Egitto, che ha mantenuto la posizione di leader nel 2019, 2020 e 2021.
Nel primo trimestre del 2021 l'Egitto ha esportato 86.070 tonnellate di agrumi verso l'Ue (-36,6%), seguito da Marocco (75.482 tonnellate, -1,2%), Israele (47.494 tonnellate, -8,6%) e Cina (11.065 tonnellate, -54,5%).
Settembre-marzo
Nell'ultima stagione - da settembre 2021 a marzo 2022 - l'Ue ha importato 1,067 miliardi di tonnellate di agrumi, l'1,1% in più rispetto allo stesso periodo della campagna 2020/21.
Il Sudafrica guida la classifica con 359.162 tonnellate (+23,0%), seguito dalla Turchia con 215.764 tonnellate (+1,4%), dal Marocco con 128.478 tonnellate (+14,0%), dall'Egitto con 90.060 tonnellate (-37,1%), dall'Argentina con 61.089 tonnellate (+1.078,0%), da Israele con 57.082 tonnellate (-10,4%), dalla Cina con 51.465 tonnellate (-54,4%) e dallo Zimbabwe con 26.380 tonnellate (+30,0%).
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Fonte: agrodiario.com