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Presentato a Matera il Progetto Integrato di Filiera Ortofrutticola

Si è svolto ieri 16 giugno a Matera, nel centro per la creatività di Casa Cava, il meeting "PIFO Basilicata, la filiera che aggrega". 
 
"Accrescere e rafforzare la competitività mercantile e la produttività della filiera ortofrutticola della Basilicata. Dar valore e attuazione alla sostenibilità per migliorare l'impatto ambientale e quindi dar vita a nuovi impianti a basso consumo idrico. Valorizzare e stabilizzare la presenza della filiera PIFO Basilicata sui principali mercati nazionali ed esteri, consolidando la concentrazione dell'offerta attraverso l'adozione di interventi alla produzione, alla qualità e al controllo delle norme, sempre seguendo con estrema attenzione le richieste dei consumatori finali", sono alcuni dei passaggi introduttivi dei saluti di Andrea Badursi, presidente Asso Fruit Italia, organizzazione di produttori associata all'AOP Arcadia. 

L'agronomo Salvatore Pecchia, responsabile della progettazione per l'AOP Arcadia e Asso Fruit Italia, ha poi aggiunto: "Il Progetto Integrato di Filiera Ortofrutticola - con capofila l'organizzazione di produttori, Asso Fruit Italia – ha visto il coinvolgimento complessivo di settanta partner con sei strutture di lavorazione che sono: le Organizzazioni di produttori Asso Fruit Italia, Primo Sole, Frutthera Growers e la cooperativa Trisaia. E due commerciali: Primavera e Società Ortofrutticola Materana . Le strutture di commercializzazione sono 5: Asso Fruit Italia, Primo Sole, AOA, Primavera e Società Ortofrutticola Lucana. Ad ampliare la platea dei partner ci sono: l' Università della Basilicata e Spin Off universitario Agreenment srl".

"E, ancora, gli enti e società di formazione sono in totale due: il consorzio ISME e la Scuola G. Fortunato. Siforim è l'organismo di consulenza e certificazione coinvolto. La Banca Popoplare di Puglia e Basilicata e l'Istituto di Credito. Confcooperative Basilicata completa la platea in qualità di Organizzazioni di rappresentanza, assistenza, tutela e vigilanza del movimento cooperativo italiano e delle imprese sociali" ha proseguito Pecchia.

Salvatore Pecchia, nell'entrare nel concreto dei progetti finanziati, ha poi aggiunto: "Con la filiera è stato possibile sviluppare progetti legati all'acqua e alla nutrizione. L'acqua è il tema, ce n'è sempre meno e quella che c'è va ottimizzata e mai sprecata. Oltre il 20% delle risorse della filiera sono state utilizzate per automatizzare in modo da somministrare acqua e nutrienti senza dispersioni o sprechi. Sono state ampliate le celle, investimenti nelle linee di lavorazione e trasformazione e ricordiamoci che abbiamo anche un'azienda che fa esotico, mango. C'è chi ha investito con successo nella linea del finocchio, chi sul fico. Altre aziende si sono dotate di linee automatizzate nei magazzini di lavorazione che contengono gli input energetici. E punteremo, grazie alla filiera, anche sul trasformato". 

All'iniziativa sono stati sviluppati i seguenti focus: "Le filiere produttive in Basilicata", tema discusso da Paolo De Nictolis, responsabile progetti di sviluppo delle filiere produttive Regione Basilicata. "Abbiamo finanziato le 4.2 ordinarie e di filiera. Per Pifo siamo mediamente soddisfatti dell'attuazione. Resta da spendere l'altro 50%, speriamo in tempi rapidi. Far progredire l'agricoltura lucana, è l'obiettivo di tutti". 

"Prospettive delle filiere produttive nella nuova programmazione comunitaria 2023 – 2027", l'argomento affrontato da Vittorio Restaino, Autorità di gestione PSR 2014 – 2020.

"Rafforzare l'impegno sulle filiere produttive con l'aiuto di tutti. Faremo delle scelte, incontri più frequenti con il partenariato per pianificare insieme. Bisognerà essere molto selettivi e investire anche sulla ricerca, su cui ci vorranno impegni maggiori" ha affermato Restaino.

Infine, Restaino nelle conclusioni ha poi detto: "Agire tutti all'unisono, così miglioriamo la programmazione nel comparto agricolo che in Basilicata è fatto di realtà e eccellenze straordinarie in cui i giovani che hanno riscoperto l'agricoltura sono protagonisti". 

PIFO, i numeri salienti
La produzione ortofrutticola aggregata della filiera è di 66.573,57 tonnellate. L'investimento complessivo risulta pari a circa 12,5 milioni di euro dei quali 7 milioni dalla misura 4.2 - misure volte alle attività di commercializzazione e trasformazione dei prodotti agricoli- e quasi 5,5 milioni destinati ad investimenti diretti alle aziende agricole.

PIFO, localizzazione e produzioni
Le aziende agricole che effettuano investimenti per valorizzare la filiera con il sostegno della misura 4.1 sono tutte indirizzate al settore ortofrutticolo e , di conseguenza, coltivano terreni fertili e pianeggianti e sono localizzati nelle seguenti aree: 25 aziende ubicate in provincia di Matera, nei comuni di Bernalda, Pisticci, Montalbano Jonico, Scanzano Jonico, Montescaglioso e Policoro. Ci sono poi altre 12 aziende situate in provincia di Matera, nei comuni di Rotondella Tursi, Nova Siri. Il progetto di valorizzazione della filiera "PIFO Basilicata ", come detto, aggrega oltre 665.000 quintali di prodotti ortofrutticoli, che, per l'80% circa, sono rappresentati dalle seguenti referenze: agrumi, cavoli e cavolfiori, drupacee, fichi, finocchi, fragole, kiwi, peperoni, pomodoro, uva da tavola.

PIFO Basilicata è un'operazione finanziata nel PSR Basilicata 2014 - 2020| Sottomisura 16.0

Data di pubblicazione: