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A cura di Ottavio Cacioppo

Resoconto del primo convegno sull'avocado

Il primo convegno monotematico sull'avocado, organizzato a Latina dall'Accademia di Agricoltura "Le Grugnole" e dalla rivista "Kiwi Informa" (già ideatori dei convegni annuali sulla frutticoltura alternativa che hanno debuttato nel 2015) ha messo a fuoco la costante evoluzione dei consumi e l'interesse a coltiva re avocado in Italia.

Piantagione di avocado da semenzale di circa 20 anni

Esaminando il programma dell'incontro di Latina, emergono i lavori presentati da Ottavio Cacioppo, Carlo Fideghelli e dal brasiliano Gilmar Marodin, titolare della cattedra di frutticoltura dell'Università Federele di Porto Alegre.

Piantagione di avocado da semenzale di circa 20 anni

Con questo incontro, si è sentita l'esigenza di razionalizzare la trattazione della materia al fine di evitare scelte sbagliate nella coltura dell'avocado, senza rispettare l'esigenze pedo-climatiche e biologiche di questo fruttifero originario del Messico e del Guatemala, che si consuma anche sotto forma d'insalata, con un ricettario internazionale ricchissimo.

Piantagione di Sabaudia (LT) di 22 anni

Il frutto, che può contenere (cultivar Fuorte) fino a 25% di olio idratante, antirughe, venduto in erboristeria a un prezzo elevato, induce a pensare, erroneamente, che esso faccia ingrassare. In realtà, abbassa il colesterolo dannoso del sangue, ha il potere nutritivo del latte, protegge, secondo uno studio americano, da alcune forme di tumori ed è ricco di minerali e antiossidanti.

Anno 2017: piantagione di avocado di Sabaudia con foglie necrotizzate a causa del freddo (-8°C)

Dalla tabella sull'importazione dell'avocado in Italia e in alcuni Paesi europei si deducono livelli di consumo crescenti.

In un lavoro di Cacioppo, "Tutto sull'avocado", pubblicato da L'Informatore Agrario nel 1987, scaturito dal Simposio Internazionale di Pretoria (Sudafrica) cui prese parte, è risultato l'unico italiano presente, per cui si deduce lo scarso interesse verso questo fruttifero in Italia.

Boccioli fiorali (primavera)

L'esperienza di Cacioppo sulla frutticoltura esotica inizia nel 1982 in Nuova Zelanda e prosegue con l'attività di consulente internazionale in vari paesi del mondo (Cile, Colombia, Costarica, Brasile, Sudafrica, Nord Africa, Spagna, Turchia).

Boccioli fiorali aperti (terza decade di maggio 2022)

Coltivazione in Italia
Nel 2000 viene realizzata a Sabaudia (provincia di Latina) una piantagione-studio sull'avocado con le cultivar Zutano, Bacon, Fuerte del gruppo B e Hass del gruppo A. 

Qualche anno più tardi, viene realizzata un campo sperimentale di avocado con piante ottenute con semi ottenuti dalle varietà suddette. Queste ultime, che hanno attualmente circa 20 anni, hanno un'altezza di circa 20 m e producono frutti diversi, alcuni interessanti.

Allegagione (giugno)

Esigenze pedoclimatiche. Nel campo sperimentale di Sabaudia a 4 chilometri dal mare Tirreno.

Allegagione (giugno)

Suolo. Terreno sabbioso irrigato con acqua irrigua utilizzata per il kiwi, l'avocado, caratterizzato da ridici di limitato sviluppo e superficiali, va soggetto nei terreni con ristagni idrici a marciume delle radici e del colletto da Phitophitora cinammoni (tallone d'Achille di questa specie).

I terreni argillosi richiedono una sistemazione idraulica con tibi corrugati o baulature idonee onde evitare ristagni di acqua piovana o irrigua. 

Nella foto a destra: frutti di avocado in autunno

Clima. In 22 anni di coltivazione, le suddette varietà coltivate, della Hass il portainnesto perché il vento ha danneggiato il nesto Hass, hanno resistito a -8°C (2017 e 2018), subendo necrosi fogliare e perdita di produzione, dopo normalizzate, mentre la piantagione da semenzale non ha subito danni.

Fasi fenologiche. Ciclo biologico 8 mesi: riposo vegetativo, mesi invernali, ripresa vegetativa marzo, fioritura primavera, allegagione tarda primavera-inizio estate, raccolta autunno.

I frutti si possono lasciare sulla pianta, senza che maturino fino ad aprile dell'anno successivo.

Produzione. Da 15 a 20 tonnellate ettaro.

In Italia, le aree coltivabili con avocado sono quelle con temperature più calde del Centro-Sud e le isole (Sicilia e Sardegna) e in altre aree che hanno il microclima favorevole. Nel Lazio, le aree a sud di Roma sono quelle da selezionare.

Selezione Donatello 1

Impollinazione - dicogamia. Il fiore dell'avocado è ermafrodita, cioè ha gli organi femminili i pistilli e gli organi maschili gli stami. Quando il pistillo è recettivo gli stami non partecipano (deiscienti).

Uno studente indiano ha scoperto il fenomeno della dicogamia, cioè ci sono varietà di avocado in maniera opposta, per cui si distinguono varietà del gruppo A (esempio Hass-Reed) e varietà del gruppo B (Esempio Bacon, Fuerte, Zutano).

Nella foto a destra: selezione da semenzale (Sabaudia) - Donatello 1 

In un frutteto occorre coltivare il 90% della varietà preferita, per esempio Hass, e il 10% della varietà occorre per l'impollinazione incrociata, esempio Bacon o Fuerte.

Realizzazione di un impianto di avocado
In Italia il sesto d'impianto dell'avocado potrebbe essere 8 m sulla fila x 8 m tra le file f = 156 piante definitive/ha e iniziali 4 m x 4 m = 625 piante iniziali/ha da diradare quando le chiome si toccano.

Esempio: Hass (gruppo A) in coltura principale piante finali pari a 90% di 156 = 140 piante, Bacon (gruppo B) 10% di 156 = 16 piante poste su filari centrali.

Piantagione iniziale Hass 90% di 625 piante = 563; Bacon 10% di 625 = 63 piante poste su filari centrali.

In Israele, con la tecnica di appropriate potature, si coltiva l'avocado con sesti d'impianto ridotti: 2,5 m sulla fila e 5-6 m tra le file.

Carlo Fideghelli, ex direttore dell'Istituto di Frutticoltura di Roma, ha descritto dettagliatamente il progetto "Fruttiferi tropicali e sub-tropicali" del Ministero dell'Agricoltura degli anni '90 alle base del recente sviluppo dell'avocado e di altre colture innovative in Italia.

Gilmar Marodin (qui sopra in foto durante il collegamento online), professore titolare della Cattedra di Frutticoltura Università Federale di Porte Alegre (Brasile), in video conferenza ha descritto tutti gli aspetti colturali e patologici dell'avocado in Brasile.

In foto: Dante Lupato che ha relazionato nel pomeriggio sul risanamento dei suoli in actinidicoltura.

Data di pubblicazione: