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La denuncia di Aspal Lazio

"Agricoltura in piena emergenza e nessuna risposta dalle istituzioni"

Nei giorni scorsi, sono arrivate le prime grandinate stagionali, che hanno colpito varie zone d'Italia, in particolare le Regioni del nord, causando ingenti danni ad alcune produzioni. Nel Lazio si sono registrate lievi perdite a qualche impianto di kiwi e a vigneti. 

"Questo non fa altro che aggravare la nostra situazione economica e sociale, già disastrata per effetto della pandemia, della guerra in Ucraina, dei rincari dei costi su gasolio agricolo, concimi e tutte le altre materie prime. Si aggiungono anche i danni causati dalle varie fitopatie e, non ultimi, dai cinghiali che ormai rappresentano un problema incontrollabile. Tra i danni agli agricoltori ci sono anche i reiterati crolli dei prezzi all'origine, con continue speculazioni all'interno della filiera agroalimentare. Oltre ai problemi sopra elencati, si aggiunge la mancanza di manodopera per lavorare i terreni". A dichiararlo è Stefano Giammatteo, presidente Aspal Lazio. 

"Tutte queste situazioni e problematiche, che avevamo già segnalato nei mesi scorsi - ricorda il presidente Aspal - hanno portato all'abbandono dei terreni e all'indebitamento di molti agricoltori. Di fronte a questa situazione, abbiamo chiesto un incontro con le istituzioni a qualsiasi livello per aprire un tavolo di crisi permanente e trovare soluzioni immediate a tutte queste problematiche. Fino ad ora, nessuna risposta è giunta da chi di dovere, sia a livello regionale che nazionale. Riformuliamo, perciò, il nostro appello alle istituzioni, al fine di poter discutere queste rivendicazioni, con una nostra delegazione al più presto, nelle sedi istituzionali preposte".

"La situazione sta degenerando e precipitando verso una crisi settoriale, sempre più profonda e incontrollabile", conclude Giammatteo.