“Il progetto che ha portato alla fondazione dell’azienda agricola nasce nel 2006 con l'acquisto di una ventina di ettari a Oropa - località montana del comune di Biella, in Piemonte - con vincoli paesaggistici che mi consentono di lavorare solo parte dei terreni impiantati a frutteto". Così riferisce Andrea Dall’Occo, titolare dell’azienda a conduzione familiare Cascina La Noce.
"I lavori hanno visto il ripristino dell’antico castagneto e dei pendii che, in anni di abbandono, si erano trasformati in un bosco incolto. Ha drenato e sistemato il terreno per dar vita a un meleto con antiche varietà autoctone, oltre a ciliegi, erbe aromatiche e ortaggi, destinati sia alla vendita diretta sia per la lavorazione in trasformati”.
Cascina La Noce coltiva e trasforma mirtilli, lamponi, more, ribes, mele, fragole, castagne, ciliegie, oltre ai fiori come la lavanda e la rosa, che si trasformano in particolari confetture.
"Oltre ai nostri pendii, coltiviamo anche delle terre a Cossila, dove prosperano fichi, pere, prugne, kiwi, nespole. Inoltre raccogliamo frutta selvatica, fiori e radici di montagna tra cui la rosa canina, il sambuco e il rabarbaro".
Dopo la raccolta, la frutta viene trasformata in confetture extra senza l'utilizzo di addensanti né zuccheri in eccesso. Alcune referenze vengono lavorate con frutta 100% sugar free. Vengono processate con il vecchio sistema di cottura lenta su putagè, la stufa a legna perfetta per cucinare, proprio come facevano i nostri nonni!
I prodotti di punta, lavorati anche in conto terzi, sono le confetture di piccoli frutti, uva spina, prugne, castagne e ciliegie o mixate con pere e cioccolato, fichi e noci. Molto richieste le lavorazioni con more, mirtillo e lampone, perché si tratta di superfood con spiccata azione antiossidante, che fanno bene alla salute e di cui in Italia ancora non ci sono impianti tali da soddisfare il fabbisogno interno. Le confetture partono dal 65% di frutta e sono disponibili con e senza l'aggiunta di zucchero, in formato da 40 e 220 grammi.
I frutti che la natura offre a Cascina La Noce diventano anche la base per la lavorazione di 24 distillati alcolici che vanno dai 28 ai 30 gradi. Vengono lavorati con frutti appena raccolti e un antico metodo artigianale.
"Per la preparazione dell'infuso al mirtillo, per esempio, vengono utilizzati frutti attentamente selezionati - che raccogliamo dal 25 giugno ai primi di settembre - lavorati dal fresco e processati con una ricetta ispirata alle lavorazioni della tradizione contadina locale. Tre le varietà disponibili caratterizzate da alta precocità, abbiamo optato per il mirtillo gigante americano (Vaccinium corymbosum). Questa cultivar ad alta resa è destinata sia al mercato del fresco che a quello del trasformato e perciò - rispetto a molte varietà tradizionali - crescono sempre più gli impianti messi a coltura".
In fase di preparazione dei distillati, i frutti vengono messi in infusione con la grappa a tutto grado, mediamente a 60/70 gradi, in modo che l’alcol possa estrarre al meglio e catturare aromi e profumi. Quindi, lasciata in infusione almeno 40 giorni, la frutta viene torchiata cioè spremuta in un torchio. In seguito, il liquore sarà diluito e dolcificato per farlo poi decantare e imbottigliarlo in formato da 500 ml.
"Con la pandemia - conclude Andrea Dall’Occo - e le conseguenti restrizioni nei settori bar, turismo e ristorazione, le vendite dei distillati hanno sofferto molto, soprattutto nel 2021, con un blocco quasi totale delle vendite. I canali commerciali della linea a marchio sono il punto vendita aziendale, oltre a rivenditori, specializzati e alla vendita online".
Per maggiori informazioni:
Cascina La Noce
Via Santuario d'Oropa (Favaro)
13900 Biella – Italy
+39 348 3613595
+39 015 8853216 /
info@cascinalanoce.it
www.cascinalanoce.it