Negli ultimi due anni la congestione della catena di fornitura ha portato a un significativo allungamento dei tempi di trasporto, non solo in relazione ai ritardi oceanici, ma anche in relazione alla congestione e ai ritardi interni. Quando la catena di fornitura si allunga diventa necessario avere a disposizione più container, semplicemente perché ogni container servirà per un periodo di tempo più lungo. Di contro, ciò significa anche che dopo il ritorno alla normalità si libererà un numero notevole di container non più necessari.
Per quantificare tale numero, nell'uscita 564 del suo Sunday Spotlight, Sea‑Intelligence ha esaminato i dati forniti da Hapag-Lloyd e ha confrontato il volume di carico trasportato e la flotta per un periodo di tempo più lungo. Tutto questo tenendo conto che le prestazioni operative di Hapag-Lloyd in relazione alle sue attrezzature sono considerate rappresentative per l'intero mercato.
"Abbiamo iniziato l'analisi esaminando l'evoluzione sia delle dimensioni della flotta che il numero di container trasportati negli ultimi 12 anni - riferiscono da Sea‑Intelligence - Dopo di che è stata calcolata l'efficienza delle attrezzature, osservando quanti carichi completi di merci sono stati movimentati per ogni container della flotta".
Nel periodo 2010-2014 l'efficienza della flotta è stata relativamente costante, con 1,3 carichi per container per trimestre, seguita da una forte volatilità nel periodo 2014-2017, per poi stabilizzarsi nuovamente a una media di 1,18 carichi completi per container nel 2018-2019. Nel periodo 2020-22 vediamo l'efficacia diminuire significativamente a 0,95 carichi per container nel quarto trimestre del 2021, migliorando leggermente a 0,98 nel primo trimestre del 2022.
Considerando la tendenza alla normalizzazione rilevata nella catena di fornitura nel primo trimestre del 2022, Hapag-Lloyd avrà bisogno di una flotta di poco più di 3 milioni di TEU per movimentare i propri carichi. Se i colli di bottiglia della catena di approvvigionamento venissero eliminati ora, Hapag-Lloyd avrebbe bisogno del 17% in meno di container nella sua flotta, rispetto a quanto ha attualmente. Se questo è rappresentativo del mercato globale, ci sarebbe bisogno del 17% di container in meno rispetto a quelli attuali.
"La flotta mondiale di container ha raggiunto i 50 milioni di TEU nel 2021. Se il 17% di questi diventa superfluo, ciò equivale a 8,5 milioni di TEU di equipaggiamenti in eccesso. Se si tiene conto dei 4,5-4,8 milioni di TEU aggiuntivi che verranno consegnati nel 2022, nel 2023 ci ritroveremo con 13 milioni di TEU di container in eccesso".
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