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Il Consorzio Arancia Rossa di Sicilia Igp interviene sulla riforma dei marchi

Interesse dall'estero per le produzioni italiane certificate

"L'interesse intorno alle produzioni italiane a qualità certificata è enorme e l'ho potuto riscontrare, per la terza volta in pochi mesi, durante la partecipazione del Consorzio Arancia Rossa di Sicilia IGP al Cultural Festival di Parigi". Così Gerardo Diana, presidente del Consorzio Arancia Rossa di Sicilia, di ritorno dalla capitale francese dove ha potuto constatare quanto tale agrume sia apprezzato anche all'estero.

Gerardo Diana a Parigi 

"Che si tratti grandi eventi o di festival consumer oriented - spiega Diana - il comune denominatore è sempre la fiducia per i prodotti certificati. Il sistema delle DOP e delle IGP è largamente riconosciuto e apprezzato dai consumatori europei e conferma i dati che riferiscono come i marchi certificati siano trainanti, per le vendite, in misura doppia rispetto a prodotti simili non certificati".

"In vista della riforma del sistema delle DOP e IGP, che dovrebbe concludersi entro fine anno, penso sia il momento di rappresentare le esigenze e le aspettative del nostro Consorzio, con alcune considerazioni sulla bozza di riforma, che pongo anche all'attenzione dei colleghi di altre realtà consortili".

"Dal punto di vista commerciale - ha precisato il presidente - nella bozza di riforma non vi è traccia di iniziative che i consorzi di tutela possano prendere onde evitare che alcuni soggetti della distribuzione, come i discount, ricorrano a pratiche di svalutazione dei prodotti DOP e IGP. C'è poi da rimarcare che, anche in tema di difesa delle produzioni da possibili fitopatie, la bozza non presenta alcunché. Valorizzare e tutelare un prodotto agricolo significa anche badare a questo aspetto con leggi e barriere fitosanitarie di cui non possono essere gli imprenditori a occuparsi".

"A nostro avviso, dovrebbe trovare spazio in questa riforma anche un meccanismo premiale - sottolinea l'esperto - che tenga conto della sostenibilità green delle imprese agricole. Gli agrumeti, ad esempio, piante sempreverdi e diffusissime sul nostro territorio trattengono carbonio e restituiscono aria pulita. Tenerne conto quando si parla sostenibilità sarebbe opportuno, così come lo sarebbe se vi fossero misure per il rafforzamento delle politiche promozionali per i consorzi e dei piani operativi per le organizzazioni di produttori. Bisogna tenere conto che, oltre al bio, esistono e vanno valorizzate altre pratiche di agricoltura green come, per citarne alcune, quelle a basso impatto ambientale o le filiere a residuo zero".

D'altra parte, per gli imprenditori agricoli la sostenibilità deve essere prima di tutto economica e deve rappresentare un'opportunità di fare bene il proprio lavoro, senza ulteriori appesantimenti burocratici.

"Infine, bisogna svolgere una lotta senza quartiere contro la contraffazione e l'evocazione di prodotti a marchio DOP e IGP – conclude Gerardo Diana - Per farlo, serve soprattutto una volontà politica comunitaria, univoca e senza sconti per nessuno. Casi come quello del Prošek croato, solo per citare l'ultimo clamoroso esempio, non debbono più verificarsi. La riforma delle DOP e IGP, un sistema che negli anni ha dimostrato di funzionare benissimo, è per noi italiani decisiva. Per questo motivo, consorzi DOP – IGP, istituzioni e rappresentati europei dovranno parlare con una sola voce in sede di negoziato e noi non mancheremo di continuare a dare il nostro contributo di idee".

Per maggiori informazioni:
Consorzio di Tutela
Arancia Rossa di Sicilia IGP
Via San Giuseppe la Rena 30/B
95121 Catania (CT)
Sede operativa: Via Passo del Fico S.P. 70/I C/da Jungetto,
C/o MAAS Corpo B Catania
+39 095 507681
aranciarossadisicilia@gmail.com
www.tutelaaranciarossa.it