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Carciofo violetto di San Luca, nuovo Presidio Slow Food dell'Emilia Romagna

Si raccoglie tra metà maggio e metà giugno, ma trasformato è reperibile tutto l’anno. E' il carciofo Violetto di San Luca (Bologna), nuovo Presidio Slow Food dell'Emilia Romagna.

Il progetto di recupero dell'ortaggio è partito dalla volontà di un gruppo di giovani produttori, costituitisi prima in associazione e divenuti poi promotori del Presidio. Una valorizzazione fortemente voluta e supportata dall'assessorato all'agricoltura della Regione Emilia Romagna, che con Slow Food ha all'attivo un protocollo volto proprio a promuovere le piccole produzioni di qualità del territorio.


(Foto: www.slowfood.it)

"Fino a non molti anni fa - racconta Raffaela Donati, responsabile del Presidio - le colline della zona di San Luca erano piene di carciofaie. La natura argillosa del terreno conferiva alla varietà violetto caratteristiche particolari, che la rendevano ricercata e conosciuta anche fuori dai confini cittadini. La coltivazione del carciofo violetto costituiva un'importante fonte di reddito, per gli agricoltori locali. A partire, però, dalla metà degli anni '70 è iniziata a diminuire drasticamente".

"A differenza di altre varietà - spiega ancora Donati - il carciofo violetto presenta dimensioni ridotte e produttività inferiore. È inoltre tra gli ultimi a maturare, intorno alla metà del mese di maggio, e quindi si colloca sul mercato nel momento in cui, per le altre tipologie, la stagione volge al termine e i prezzi si abbassano. Ciò non consentiva al violetto di essere venduto a costi giusti ed equamente remunerativi per i suoi produttori. La coltivazione di questa varietà è resa inoltre più difficile dalle particolari modalità di riproduzione. Il carciofo violetto di San Luca si propaga infatti per via agamica, quindi non attraverso i semi bensì tramite i polloni, getti laterali che spesso rischiano di perdersi".


(Foto: www.slowfood.it)

Il carciofo violetto di San Luca torna quindi protagonista fra le colline dove un tempo cresceva rigoglioso. Tanti gli obiettivi per il futuro: tra tutti certamente quello di mantenere vivo il confronto con gli altri produttori di carciofi riconosciuti come Presidi Slow Food sul territorio nazionale (oggi ammontano a nove) e far conoscere - o meglio, riscoprire - il prodotto soprattutto fra i più giovani.

L'ortaggio verrà celebrato da un gruppo di produttori ed estimatori il 22 maggio, presso l'azienda agricola La Galeazza. Nel corso della giornata, verrà proposto un menù dedicato interamente all'ortaggio. Per info e ticket, clicca su bit.ly/3EXus73.