Nata nel 2017 e specializzata nella produzione, trasformazione e distribuzione delle migliori varietà mediterranee di mandorle (Belona, Soleta, Avijor e Guara), provenienti da 1.300 ettari di mandorleti, divisi tra cinque tenute situate a Idanha-a-Nova e Fundão, nel cuore del Portogallo, Veracruz Almonds – presente anche in Italia nei canali Horeca e Industria alimentare - ha scelto di adottare le più moderne soluzioni tecnologiche per implementare un'agricoltura smart e sostenibile.
Tutto prende vita direttamente dall'expertise dell'amministratore delegato David Carvalho, appassionato di tecnologia, che ha utilizzato questa formazione per creare un'azienda che puntasse sull'agricoltura intelligente, utilizzando strumenti innovativi nella produzione alimentare in modo da garantire una produzione efficiente, il massimo rispetto per la sostenibilità e l'alta qualità delle mandorle mediterranee prodotte.
David Carvalho, amministratore delegato di Veracruz Almonds
Una vera smart farming
Veracruz Almonds investe in tecnologia per ridurre l'impatto di tutte le variabili incontrollabili, come la scarsità d'acqua, i parassiti o le malattie. Nel 2020 ha creato Veratech, braccio tecnologico del gruppo, che ha un proprio team, composto da un pilota di droni, un analista e uno sviluppatore di software. Il team è in grado di controllare che ogni giorno siano implementati tutti gli strumenti di smart farming, tra cui il sistema di blockchain e analisi che utilizza l'Intelligenza Artificiale e il Machine Learning, applicati ai dati in tempo reale. Mentre la blockchain consente a produttori, grossisti e distributori di lavorare insieme e monitorare il percorso delle mandorle dal campo alla tavola (si veda più sotto), l'Intelligenza Artificiale e il Machine Learning consentono di prendere decisioni in tempo reale abbattendo gli spechi e le inefficienze.
Particolare attenzione viene posta al tema del consumo dell'acqua e alla sua gestione. Allo scopo è stata implementata la tecnologia Aqua-4D (apparecchiatura che viene montata in cima all'irrigatore e che modifica la carica elettrica delle molecole d'acqua in modo che questa penetri meglio nel terreno e sia più facilmente assorbita dalle radici delle piante) in grado di ridurre del 20% l'uso di acqua nei frutteti.
La blockchain nel dettaglio
Sin dal 2020, Veracruz Almonds monitora e registra tutti i dati relativi al ciclo produttivo in un sistema digitale, accessibile, incorruttibile e automatico: consumi, alberi, acqua, appezzamenti, raccolti e molti altri. La raccolta dati proseguirà sino al 2023, quando l'azienda sarà a regime per quanto riguarda la produzione. A quel punto tutte le mandorle prodotte saranno tracciate, si conoscerà il loro "stato" (pelate, a lamelle, trasformate in farina) e sarà disponibile ogni informazione su di esse. Packaging, logistica e distribuzione saranno gli ambiti che verranno coinvolti successivamente.
Operazione Pollinator
Veracruz Almonds è attiva anche nell'ambito della biodiversità, risorsa da promuovere e proteggere nei propri frutteti. Per questo motivo ha aderito al programma Operation
Pollinator (OP), promosso dall'Università di Coimbra e sostenuto da Syngenta per la parte applicativa in campo. Il progetto ha come obiettivo la salvaguardia delle api e degli altri insetti impollinatori nei mandorleti; i ricercatori dell'Università portoghese valuteranno l'impatto del progetto OP sulla biodiversità complessiva dei frutteti di Veracruz Almonds e sulla produzione di mandorle.
L'economia circolare
La mandorla Veracruz Almonds viene "sfruttata" in tutte le sue parti, dando vita a un vero progetto di economia circolare. Nello specifico, una volta rimossa e pulita la "pelle verde" che ricopre le mandorle, quest'ultima viene utilizzata per concimare le colture agricole e per l'alimentazione animale. I gusci di mandorle che costituiscono gli scarti della sgusciatura vengono invece trasformati in pellet per caldaie.
Ricerca & Sviluppo
Costante è l'impegno nei confronti della ricerca, che Veracruz Almonds sostiene attraverso partnership di rilievo. Tra queste si citano la collaborazione con l'Istituto Superiore de Agronomia e la società Agromillora (studio scientifico volto a migliorare i sistemi di produzione delle mandorle) e con l'Università di Coimbra e Syngenta (a sostegno della biodiversità).