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Imballaggi in fibre naturali: anche il mercato italiano guarda al futuro

"Focus principale sui prodotti in fibre naturali, anche se il mercato in Italia non è ancora pronto. Molti operatori italiani, però, cominciano a guardarsi intorno e alcuni pionieri nel segmento non mancano. L'augurio è che anche nel nostro Paese, dalla fine di quest'anno, la tendenza possa prendere piede in maniera massiccia". Così Serena Ruppi, Ceo di Kuku International Packaging, azienda impegnata da oltre tre anni nella ricerca di materiali alternativi alla plastica.

Secondo Ruppi, il mercato europeo con nazioni quali Spagna, Grecia, Francia e Gran Bretagna, ma anche origini estere come la Georgia sono molto interessate ai prodotti a base di fibre naturali. "C'è un cambiamento in atto e tutti sono consapevoli che avverrà. Nessuno, neanche l'Italia, è rimasto indietro. E questo ci garantisce di essere nella direzione giusta".

"Crediamo fermamente nel progetto di imballaggi realizzati completamente in fibra di lino a marchio L!NCREDIBLE® e, almeno per il momento, anche se il mercato italiano non è ancora del tutto ricettivo, le aziende sanno di avere delle alternative alla plastica. Esiste già una soluzione che fa al caso loro. I nostri prodotti si adeguano a macchinari già esistenti, ed è questa la nostra forza: il cliente non deve acquistare nuovi macchinari per utilizzare i nostri imballaggi in fibre naturali. Come azienda, ci siamo adeguati alle macchine disponibili sul mercato", continua il Ceo di Kuku International Packaging.

"I clienti ci chiedono la proporzione di prezzo tra i pack in plastica e le soluzioni da noi proposte in fibra naturale, ma sanno già che esiste una differenza di costi da sostenere, e non sono spaventati. I dati indicano un aumento da 1,5 a 3 volte il costo della plastica. Parliamo, ovviamente, di materiali e lavorazioni diverse".

In riferimento al momento storico che stiamo vivendo e al relativo incremento dei costi in generale, secondo Ruppi, fino alla fine dell'anno si continuerà a sperimentare la tendenza che è già in atto: prezzi in aumento o comunque stabilmente elevati.

"Le fibre naturali, in particolare il lino, hanno il vantaggio di essere 100% europee. Si esclude quindi il materiale importato e, di conseguenza, i costi di trasporto - sottolinea il Ceo - Paradossalmente, tornare a una pre-globalizzazione è, in questo momento, l'arma vincente: cercare prodotti autoctoni diventa, a mio avviso, una scelta ponderata e intelligente. Negli ultimi anni, abbiamo pensato principalmente a importare tutto quello che potevamo. Adesso è tempo di pensare alle risorse che abbiamo già sul nostro territorio e valorizzarle".

Il vantaggio del lino: la fibra verde del futuro 100% europea
L'Europa è la culla della coltivazione del lino, con i suoi 90.000 ettari: l'85% della produzione mondiale di lino stigliato viene prodotto in Francia, Belgio e Paesi Bassi. "Si tratta di una pianta altamente sostenibile: non ha bisogno di agrofarmaci, necessita di minime quantità di fertilizzanti e di irrigazione, assorbe un maggiore volume di anidride carbonica rispetto a qualsiasi altra pianta. Un ettaro di lino trattiene 3,7 tonnellate di CO2 all'anno, per citare un dato".

"Volumi enormi di lino europeo vengono esportati in Cina, al momento. Dovremmo perciò essere in grado di rivalutare questa fibra e gestirla innanzitutto nei nostri confini".

Clicca qui per scaricare una brochure informativa sul lino

Kuku International Packaging a Macfrut 2022
"Dalla fiera riminese mi aspetto che si trasformi in un momento di confronto per e con il mercato italiano - conclude Ruppi - L'approccio sarà quello di spiegare agli operatori del settore cosa facciamo e come lo facciamo. Sta poi a loro decidere se salire sul carro del futuro o restare a guardare".

Il team aziendale sarà presente a Macfrut (Rimini, 4-6 maggio 2022) nel padiglione B1/stand 151.

Per maggiori informazioni:
Serena Ruppi - Ceo
Kuku International Packaging
Via Provanone 4100
40014 Palata Pepoli (Bologna) - Italy
+39 (0)51 6830969
info@kintpack.com
www.kintpack.com/index.php/it