Le melagrane hanno registrato una stagione abbastanza soddisfacente nella maggior parte dei Paesi, con il mercato europeo che appare particolarmente positivo nonostante i costi di trasporto più elevati. Il consumo in Francia continua ad aumentare e la produzione in Italia è quasi raddoppiata rispetto alla scorsa stagione. In Sudafrica, i problemi logistici hanno ostacolato le esportazioni verso i mercati potenziali, con malcontento dei molti coltivatori. Anche se i problemi logistici sono stati meno rilevanti nel continente nordamericano, i coltivatori di melagrane sono preoccupati per gli effetti della scarsa disponibilità di acqua e di manodopera.
Paesi Bassi: prezzi più bassi nonostante gli alti costi di trasporto
La Turchia ha continuato a inviare melagrane per molto tempo, ma attualmente è il Perù a prevalere sul mercato. "Il Paese ha una produzione del 20-30%, quindi è inevitabile che il prezzo scenda. Allo stesso tempo, questo non è realmente possibile perché le tariffe di trasporto sono tre volte più alte", nota un importatore olandese.
A causa degli scioperi in Perù, potrebbero esserci meno melagrane nelle prossime settimane, ma secondo l'importatore, le scorte sono tali che questo non causerà un'impennata del prezzo. "L'anno scorso abbiamo avuto una stagione eccezionale con quotazioni elevate. Quest'anno dovremo accontentarci di un livello di prezzi diverso".
La stagione peruviana continuerà certamente fino alla settimana 30. Da notare che anche le piccole dimensioni 16-18 stanno trovando sempre più vendite per le macchine da succo nei supermercati.
Germania: buona stagione con frutti da Egitto, India e Turchia
Un grossista della Germania settentrionale inizierà a commercializzare melagrane dall'India e poi dall'Egitto alla fine di aprile. La stagione d'oltremare dovrebbe continuare fino a ottobre, dopo di che l'imprenditore passerà alla distribuzione dei frutti turchi.
Si prevede di acquistare da sette a dieci pallet con 150-160 melagrane ciascuno del calibro 6 e 7, che saranno venduti a loro volta a negozi tedeschi e turchi al dettaglio in tutto il Paese. Secondo lui, la domanda attuale è particolarmente buona. Non ci sono stati problemi di consegna.
I prezzi sono attualmente un po' più alti dell'anno scorso, perché sia i costi di spedizione che quelli dei container sono aumentati in modo significativo. In generale, i costi di trasporto sono enormemente elevati. L'imprenditore deve quindi aumentare i prezzi tra 1-2 euro per cassa.
Francia: il consumo continua ad aumentare
La stagione delle melagrane turche sta finendo per lasciare il posto a quella peruviana. Inizialmente è stata positiva: i prezzi sono rimasti soddisfacenti. A fine campagna si sono affrontati problemi di qualità legati a una sovrabbondanza di pioggia negli areali di produzione. Queste preoccupazioni hanno quindi generato una significativa cernita tra gli importatori. Per quanto riguarda il consumo in Francia, è in costante aumento. Una crescita sostenuta dalla buona reputazione del frutto.
Italia: stagione positiva
La campagna delle melagrane italiane si è conclusa alla fine dello scorso mese. Un'annata positiva sia dal punto di vista produttivo sia commerciale, nonostante le difficoltà legate ai rincari degli imballaggi e della logistica. Per un’importante azienda produttrice del Sud Italia, con oltre 300 ettari investiti a melagrane, il raccolto totale di quest'anno è stato di 4.700 ton, rispetto alle scarse 2.500 della stagione passata. Più del 50% dei volumi è stato commercializzato come prodotto fresco, mentre la restante parte è stata destinata alla trasformazione. I principali clienti sono state le catene della Gdo italiana ed estera, in particolari quelle tedesche e svizzere.
Sudafrica: le difficoltà di spedizione creano malcontento tra i coltivatori
Il raccolto di melagrane in Sudafrica è terminato da poco e la resa dovrebbe essere superiore a quella dell'anno scorso, ma le statistiche finali sulle esportazioni non sono ancora disponibili e alcuni frutti delle varietà precoci sono arrivati sul mercato mentre il grosso è ancora in mare, soprattutto verso il Medio Oriente, l'Europa e il Regno Unito.
Ci sono state molte richieste di melagrane sudafricane dalla fine dell'anno scorso (il raccolto sudafricano inizia a metà febbraio) dal Medio Oriente e dall'Europa dove il mercato era vuoto, ma i ritardi, la congestione nei porti sudafricani e la disponibilità di attrezzature e navi hanno fatto cadere in uno stato di frustrazione i coltivatori nel soddisfare la forte domanda di melagrane.
I coltivatori di melagrane del Capo occidentale hanno dovuto trasportare la frutta nei porti di Port Elizabeth e Durban per evitare la congestione a Città del Capo. La varietà Wonderful può essere conservata più a lungo, fino a quando il mercato teoricamente migliora, ma questo è un lusso che non gli esportatori non possono più prendersi, a causa delle incertezze di spedizione.
Le prime melagrane peruviane che dovevano andare in Russia, sono arrivate invece in Europa dove hanno messo sotto pressione il mercato. Cile, Perù e Argentina sono i concorrenti del Sudafrica nell'emisfero meridionale.
C'è stata una crescita nelle esportazioni sudafricane verso la Russia da quando i primi frutti sono stati inviati una decina di anni fa. L'anno scorso, 20.000 cartoni da 3,8 kg sono stati destinati al Paese, su un totale di 1,65 milioni di cartoni da 3,8 kg di melagrane esportate l'anno scorso dal Sudafrica. Mauritius è un altro mercato in crescita per le melagrane sudafricane.
I costi di manodopera, imballaggio e spedizione sono aumentati, mentre le incertezze del tasso di cambio giocano un ruolo importante nel determinare i profitti dei coltivatori.
Turchia: prezzi buoni
La stagione delle melagrane turche è terminata. Quest'anno è stata una campagna migliore rispetto all'anno scorso. Le persone che hanno conservato i loro frutti fino a due settimane fa hanno potuto venderli a prezzi soddisfacenti. I volumi erano più alti quest'anno, ma le dimensioni sono risultate per lo più medie.
India: l'accesso ai mercati statunitense e australiano è una manna
L'apertura dei mercati statunitense e australiano è stata molto importante per gli esportatori di melagrane in India, perché aiuterà ad aumentare i volumi verso questi mercati. Soprattutto perché la domanda dall'Europa e dal Medio Oriente è stata più bassa a causa degli effetti del coronavirus. L'estate indiana è iniziata, il che significa che il colore non si svilupperà nei prossimi mesi e che gli esportatori indiani sono attualmente ben riforniti per servire i clienti. La logistica è stata molto impegnativa negli ultimi 24 mesi, a causa della pandemia e dell'aumento dei costi di trasporto. La guerra in Ucraina ha aumentato ulteriormente i costi, il che significa che sia gli esportatori che i clienti devono assorbirne alcuni.
Cina: un raccolto eccezionale causa prezzi bassi
La stagione delle melagrane in Cina dura da luglio a novembre. Il frutto viene coltivato in tutto il Paese, dallo Shandong a est allo Xinjiang a ovest. L'anno scorso la Cina ha sperimentato un raccolto eccezionale e la stagione si è conclusa con prezzi di vendita bassi.
L'anno scorso, il mercato cinese si è aperto alle melagrane uzbeke. La Cina esporta il frutto anche nei mercati del sud-est asiatico, comprese le Filippine. Può rifornire questi mercati a prezzi più bassi di altri Paesi produttori, tra cui Turchia ed Egitto. Le melagrane tunisine senza semi sono una varietà popolare per i coltivatori cinesi. Una curiosità: durante il primo anno di pandemia, un coltivatore dello Yunnan conosciuto come Brother Pomegranate, è diventato un fenomeno di internet ed è riuscito a vendere melograni per un valore di milioni di yuan, facendo livestreaming ai suoi sette milioni di follower online.
Nord America: manodopera e irrigazione le due principali preoccupazioni per la coltivazione
La logistica sembra migliorare per le importazioni di melagrane. Da tre settimane, i frutti arrivano dal Cile e gli arrivi continueranno fino all'inizio di luglio. "Le navi refeer hanno avuto la priorità. C'è un po' di ritardo, ma non come pensavamo", dice un coltivatore californiano. "Ottenere i camion per spostare la merce fuori dal porto è stato un po' difficile, ma la situazione sta migliorando con il passare del tempo".
Il coltivatore dice che attualmente viene spedita la varietà Wonderful. "Il raccolto in Cile è un po' in calo, forse del 20% rispetto all'anno scorso, quindi c'è un volume inferiore". Oltre che dal Cile, le melagrane hanno iniziato ad arrivare anche dal Perù, anche se questi frutti devono essere prima sottoposti a un trattamento a freddo.
Nel frattempo la domanda è forte: tra importazioni e prodotto interno, le melagrane sono commercializzate praticamente tutto l'anno ora. "La scorsa stagione delle melagrane in California si è conclusa in breve tempo, perché si era registrata una resa inferiore. Ma c'è solo un divario di tre mesi tra le melagrane californiane e la frutta d'importazione".
La domanda di melagrane è aumentata prima della pandemia e non solo per i frutti interi convenzionali e biologici, ma anche per gli arilli.
Per quanto riguarda i prezzi, l'offerta inferiore e l'inflazione hanno portato a un aumento dei prezzi in questa stagione. "Mi aspetto che regga per un po' perché il raccolto è più scarso in Cile. Non credo che vedremo una grande flessione a breve termine", dice il coltivatore.
Guardando avanti, la stagione del melograno in California inizierà nell'ultima settimana di luglio. "La varietà principale in California è la Wonderful. Le nostre varietà precoci sono in fiore proprio ora, quindi avremo un'idea più precisa del raccolto tra circa tre settimane. Iniziamo con la varietà precoce Grenada, da Maricopa, in California".
E i coltivatori stanno entrando nella stagione con timori su manodopera e risorse idriche. "Queste saranno una sfida quest'anno, specie per i frutti di inizio stagione. Non stiamo ricevendo alcun stanziamento per i distretti d'irrigazione e questa è una grande preoccupazione. In questo momento stiamo acquistando l'acqua e stiamo pagando tra i 1.500 e i 2.000 dollari per piede acro".
Perù: la produzione dovrebbe crescere del 15% in questa campagna
L'industria peruviana delle melagrane ha sperimentato una notevole crescita negli ultimi anni e continuerà il suo trend al rialzo per un'altra stagione. Secondo i dati condivisi dall'associazione dei produttori di melagrane del Paese, 10 anni fa, nella campagna 2012, le esportazioni di questo frutto sono state di circa 5.000 tonnellate, mentre l'anno scorso hanno raggiunto 38.000 ton.
In questa campagna, che dovrebbe concludersi a maggio/giugno, il settore si aspetta una crescita del 15% che, sebbene significativa, avrebbe potuto essere maggiore, se la pandemia non avesse ritardato i processi di apertura di nuovi mercati per il frutto peruviano negli ultimi due anni, come nel caso della Cina.
"La principale destinazione delle melagrane peruviane continua ad essere l'Europa, ma attualmente stiamo cercando di entrare in nuovi mercati, tra cui Giappone, Cina, Corea, Messico e India", indica un ente del settore.
Per fare questo, si stanno proponendo alternative al tradizionale trattamento a freddo attuato in altri frutti d'esportazione o all'irradiazione, il trattamento d'accesso convalidato dal mercato statunitense - più costoso e che richiede una logistica più complicata.