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Marc Evrard, Belgische Fruitveiling (Belgio)

Coltivatori frustrati: la stagione delle pere sembrerebbe ottima, ma invece non lo è"

La Pasqua è stata molto tranquilla per il mercato frutticolo. "Tuttavia, al momento la commercializzazione delle pere è molto forte", afferma Marc Evrard della Belgische Fruitveiling (BFV). "La domanda è buona, quindi il mercato sembra molto più favorevole rispetto a poche settimane fa. A causa delle ben note circostanze, il resto della stagione rimane però incerto".


BFV al Fruit Logistica. Da sinistra a destra: Diether Everaerts, Patrick Thoen, Ludo Lousbergh, Gunther De Vadder, Marc Grauwels, Marc Evrard, Filip Lowette, Davy Smets e Betty Slingers.

Quest'anno, la stagione belga delle pomacee è estremamente impegnativa. "Da tempo, le vendite di mele e pere non riguardano più solo i mercati locali. Ora sono un vero e proprio commercio globale. Di conseguenza, bisogna considerare le situazioni geopolitiche, i requisiti fitosanitari, le produzioni regionali e il cambiamento climatico. Tutti questi fattori insieme, a cui si aggiunge la pandemia, renderanno molto complicate le vendite di pomacee quest'anno".

La stagione delle pere è iniziata molto bene. Il raccolto italiano non è andato bene, il che ha leggermente favorito le vendite di pere olandesi e belghe. "Per i coltivatori può essere molto frustrante: sembra che la stagione andrà bene, e poi invece diventa problematica. La chiusura del confine bielorusso e la guerra in Ucraina, con tutte le enormi conseguenze che ne sono derivate, hanno ovviamente un forte impatto sul mercato", continua Marc.

"Si aggiungano gli scioperi dei trasporti in Italia - che per noi è diventato un mercato di vendita importante - e in Spagna. Da un giorno all'altro, per una o due settimane, tali mercati sono diventati del tutto inaccessibili o molto difficili da raggiungere. Quindi, la domanda è buona, ma i problemi logistici incidono direttamente sui prezzi dei nostri prodotti".

La BFV ha mercati di vendita in tutto il mondo. Negli ultimi 10-15 anni, questa cooperativa belga ha quindi acquisito esperienza nella commercializzazione della frutta in mercati volatili. "Abbiamo adattato la nostra commercializzazione a quella volatilità molto tempo fa. Le vendite dipendono da tanti fattori, alcuni citati in precedenza. Pertanto, si deve essere in grado di reagire rapidamente alle mutevoli condizioni del mercato. Negli ultimi mesi, siamo riusciti a creare una situazione ottimale, nonostante le circostanze, spostandoci rapidamente verso altri mercati di vendita", spiega Marc.

Tuttavia, il commercio in Cina rimane una sfida per la BFV. Negli ultimi anni, il Paese è cresciuto molto come mercato per questa cooperativa. "Solo tre anni fa, era stato previsto, in modo molto prudente, che il mercato cinese sarebbe aumentato del 300% per noi. Tuttavia, i gravi problemi logistici, con irregolarità e congestione, hanno ostacolato questa crescita".

"I lockdown nelle megalopoli cinesi ovviamente hanno un impatto enorme. Inizialmente, le nostre vendite online hanno assorbito la domanda", afferma Evrard. "Ma quando 25 milioni di persone per città iniziano improvvisamente a ordinare frutta e verdura online, sorgono notevoli difficoltà logistiche".

"Anche gli addetti ai trasporti e ai magazzini vengono messi in quarantena e non possono spostarsi liberamente. Questo crea una carenza di personale e, di conseguenza, i prodotti non riescono ad arrivare a destinazione. Questi problemi continueranno a verificarsi per diverso tempo, ma siamo comunque riusciti a consolidare il mercato cinese. Di certo non è un brutto risultato, visti i tempi", conclude Marc.

Per maggiori informazioni:
Marc Evrard
Belgische Fruitveiling
800 Montenakenweg
3800, St. Truiden, Belgio
Tel.: +32 (0) 116 93 411
Email: marc.evrard@bfv.be           
Web: www.bfv.be

Data di pubblicazione: