Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber

Manca la manodopera per il diradamento delle drupacee

La carenza di manodopera continua a preoccupare le aziende agricole italiane. Con l'avvicinarsi dell'estate e quindi della raccolta della frutta di stagione, tale problematica pare diventare ancora più seria. In Basilicata, ad esempio, negli ultimi giorni si sta facendo molta fatica a trovare personale, anche senza esperienza, disponibile a svolgere le operazioni di diradamento delle drupacee. La concomitanza della campagna fragolicola, che quest'anno nel Metapontino registra un aumento delle superfici di circa il 16% rispetto alla passata stagione, riduce poi ulteriormente l'effettiva disponibilità di operai.

"Siamo in forte ritardo con il diradamento, nonostante gli impianti sotto serra si trovino in uno stato fenologico già avanzato. Abbiamo circa 18 ettari coltivati ad albicocche e pesche, tra varietà precoci e tardive. Ci servono almeno 35 persone per poter eseguire in modo ottimale tali operazioni colturali, ma non riusciamo a trovarne. Per il momento, cerchiamo di tamponare con le unità impegnate nella raccolta delle fragole, ora che il clima ancora ce lo permette". A parlare da Montalbano Jonico (Matera) è Fabiola D'Affuso, responsabile commerciale dell'azienda agricola Sei Camini.

Grandezza frutticini non ancora diradati

"C'è proprio il rifiuto a venire a lavorare nei campi, malgrado un regolare contratto e un giusto compenso. Una tendenza che non riguarda soltanto il personale locale, ma anche quello estero. Si va in giro, si chiede aiuto ad altri amici e colleghi, ma la maggior parte delle imprese agricole si trovano nella stessa situazione. La colpa va data anche alle diverse forme di assistenzialismo presenti nel nostro Paese, primo fra tutti il Reddito di Cittadinanza che, invece di contrastare la povertà, sta bloccando le imprese, a prescindere poi dal settore merceologico di appartenenza".

"Siamo arrabbiati perché, di fronte alla carenza di manodopera, rimaniamo impotenti. Anche dopo gli ultimi anni in cui le gelate tardive hanno ridotto la produzione di drupacee, il corretto diradamento non deve essere sottovalutato, poiché permette al produttore di ottenere frutti di pezzatura migliore. Se non effettuato per tempo, potrebbe avere conseguenze commerciali negative, come deprezzamenti o addirittura mancata vendita del prodotto".