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Leggero ritardo per la campagna dell'uva da tavola siciliana

"Siamo leggermente in ritardo al momento sul normale andamento della campagna dell'uva da tavola siciliana. Questo inverno abbiamo avuto temperature molto basse, anche di -3 °C, che hanno rallentato la crescita in fase di germogliamento, almeno per quanto riguarda alcuni siti produttivi nell'areale di Mazzarrone".

Simone e Giovanni Raniolo, in una recente foto scattata a Fruit Logistica 2022.

Con queste parole Giovanni Raniolo, presidente del Consorzio di Tutela dell'Uva da Tavola di Mazzarrone Igp, descrive l'attuale scenario produttivo del comparto viticolo da mensa.

"In questi giorni siamo in piena fioritura e la formazione dei fiori risulta nella norma - ha proseguito Raniolo - Nonostante il ritardo fin qui accumulato, però, non escludiamo un'accelerazione della fase vegetativa, in concomitanza con un prossimo cambiamento delle condizioni meteo. Il clima, specialmente in questi ultimi anni, ci ha abituato ad un'estrema variabilità nel volgere anche di soli pochi giorni. Pertanto, non siamo preoccupati sull'evolversi della tempistica di questa campagna 2022".

"Nella settimana che eseguirà la Pasqua - ha aggiunto l'esperto - si definirà la qualità delle uve con la formazione dei grappoli che potranno presentarsi con più o meno acinini (acini sottosviluppati, NdR) e ciò determinerà anche la quantità di manodopera che dovremo impiegare per far fronte alla lavorazione nella pulizia del grappolo in vigneto. Parliamo dell'acinellatura (eliminazione degli acinini), una tecnica agronomica che richiede esperienza e grande manualità, la cui corretta esecuzione determina in buona parte la qualità del grappolo finale e la sua maggiore o minore commerciabilità. Fin qui per le uve con semi".

"Per quelle senza semi invece possiamo già dire che c'è una buona quantità di grappoli - ha rivelato Raniolo - e si prevede un'annata in linea con le campagne scorse per qualità e volumi di uve che le nostre aziende andranno a commercializzare. Anche per noi pesano, e parecchio, gli aumenti dei costi di produzione. La speranza è che la GDO possa riconoscere il nostro impegno con un'adeguata remunerazione, affinché le aziende possano continuare a vivere e a reinvestire gli utili nelle prossime annate agrarie. Si tratta di mera sopravvivenza. Nonostante vi siano diverse misure e provvidenze anti-crisi, queste non sono intercettabili dai Consorzi di Tutela e Promozione, perché rivolte in buona sostanza alle realtà produttive".

Per maggiori informazioni: 
Giovanni Raniolo
Consorzio di Tutela dell'Uva da Tavola
di Mazzarrone Igp
+39 335 1033575
info@uvadimazzarroneigp.it
https://www.uvadimazzarroneigp.it